Messina Denaro, la nipote rinuncia a difenderlo nel processo per le stragi di Capaci e Via D'Amelio: «Poco tempo»

Lorenza Guttadauro, nipote del capomafia, ha rinunciato al mandato perché, secondo quanto si apprende, non avrebbe avuto il tempo di preparare l'arringa difensiva prevista proprio per domani.

Messina Denaro, la nipote rinuncia a difenderlo nel processo per le stragi di Capaci e Via D'Amelio: «Poco tempo»
La nipote di Messina Denaro e suo legale di fiducia non difenderà il boss nel procedimento davanti alla corte d'assise d'appello di Caltanissetta, che lo vede...

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La nipote di Messina Denaro e suo legale di fiducia non difenderà il boss nel procedimento davanti alla corte d'assise d'appello di Caltanissetta, che lo vede imputato per le stragi di Capaci e Via D'Amelio. L'udienza è prevista per domani e Lorenza Guttadauro, nipote del capomafia, ha rinunciato al mandato perchè, secondo quanto si apprende, non avrebbe avuto il tempo di preparare l'arringa difensiva prevista proprio per domani.

 

 

Lorenza Guttadauro, il forfait del legale

Alla scorsa udienza del 18 gennaio, fissata due giorni dopo l'arresto del boss, la penalista chiese alla corte un termine a difesa proprio per studiare gli atti del processo fino ad allora seguito da legali di ufficio. Ma gli impegni dettati dalle visite allo zio detenuto a L'Aquila e dalla partecipazione agli interrogatori ai quali è stato sottoposto non le avrebbero consentito di completare l'approfondimento di un processo molto complesso. In primo grado Messina Denaro è stato condannato all'ergastolo. Alla scorsa udienza ha scelto di non partecipare attraverso il collegamento in videoconferenza. 

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Corriere Adriatico