«Si abolisce il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, permettendo così a tutti di poter accedere agli studi». È quanto annunciato al termine...
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risulta», ha risposto a Venezia ai giornalisti che gli chiedevano dell'abolizione del numero chiuso per la facoltà di Medicina.
La misura, secondo la nota di Palazzo Chigi, è contenuta nella Legge di Bilancio che il governo ha approvato. Per l'anno accademico 2018-2019 sono stati oltre 67mila i partecipanti a test per accedere a medicina nelle università italiane dove erano a disposizione solo 9mila posti.
L'abolizione del numero chiuso nelle Facoltà di Medicina non è l'unico provvedimento riguardante la Sanità. Cinquanta milioni alle Regioni per gli interventi di abbattimento delle liste d'attesa, 284 milioni per i rinnovi contrattuali di tutto il personale del Servizio sanitario nazionale e altri 505 milioni che saranno attribuiti alle regioni per le spese farmaceutiche: sono alcune delle misure previste in due distinti provvedimenti, il decreto legge per la Semplificazione e il disegno di legge relativo al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e al bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021.
Nella manovra, come si legge nel comunicato diffuso dopo il Consiglio dei ministri di ieri, sono previsti una serie di stanziamenti: 284 milioni per i rinnovi contrattuali di tutto il personale del Servizio sanitario nazionale e altri 505 milioni alle regioni per le spese farmaceutiche - riporta il comunicato stampa - Nella legge di bilancio è prevista anche, un pò a sorpresa, l'abolizione del numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, «permettendo così a tutti di poter accedere agli studi». Si reintroduce poi «l'incompatibilità tra la carica di commissario alla Sanità e ogni incarico istituzionale presso la regione soggetta a commissariamento». Ovvero, stop ai governatori commissari. Per smaltire le attese in sanità «si interviene per ridurre drasticamente le liste d'attesa con lo stanziamento, tra l'altro, di un fondo da 50 milioni per le regioni per gli interventi di abbattimento delle liste d'attesa», riporta il documento. Inoltre, con l'istituzione del Centro unico di prenotazione (Cup) digitale nazionale, «si potrà monitorare quando effettivamente sono stati presi gli appuntamenti, in modo da evitare - sottolinea il comunicato - possibili episodi fraudolenti di indebito avanzamento nelle liste d'attesa».
Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte, ieri sera ha approvato anche il decreto-legge che introduce disposizioni per la deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche attive del lavoro e altre esigenze indifferibili.
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Corriere Adriatico