Marta Fascina, Forza Italia non accetta più le sue assenze: adesso lei rischia i 1.200 euro di “giustifica” alla Camera

Marta Fascina, Forza Italia non accetta più le sue assenze: adesso lei rischia i 1.200 euro di “giustifica” alla Camera
Marta Fascina si fa desiderare. La sua assenza al congresso di Forza Italia non è passata inosservata, così come quella alla festa per i 30 anni del partito fondato...

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Marta Fascina si fa desiderare. La sua assenza al congresso di Forza Italia non è passata inosservata, così come quella alla festa per i 30 anni del partito fondato dal suo "quasi" marito Silvio Berlusconi e ora nella mani di Antonio Tajani. Nonostante le attese e le precedenti affermazioni che lasciavano presagire la sua partecipazione, Fascina non si è presentata all'evento, alimentando dubbi e discussioni all'interno del movimento.

Il malcontento

Marta Fascina, che aveva annunciato, seppur vagamente, la sua presenza al congresso durante l'ultima e unica apparizione alla Camera dei deputati del 2024, ha così accentuato le voci di una sua distanza sempre maggiore dagli impegni parlamentari e partitici. La sua assenza al congresso, scrive Repubblica, ha rappresentato per molti la goccia che ha fatto traboccare il vaso, mettendo in luce un crescente stato di insofferenza nei suoi confronti, soprattutto tra i parlamentari di Forza Italia.

Il provvedimento

Nonostante il silenzio pubblico, diversi deputati hanno espresso, nei corridoi del PalaCongressi dell’Eur, il loro disappunto per il forfait di Fascina, suggerendo che sia giunto il momento di prendere provvedimenti per contrastare l'iper-assenteismo. Una delle misure proposte riguarda la rimozione delle giustificazioni per le assenze in Aula, che finora hanno permesso a Fascina di evitare decurtazioni salariali nonostante la sua scarsa presenza. Le giustificazioni permettono al deputato assente di ricevere lo stesso la diaria di 206 euro a seduta, per un totale che varia dai 1.200 ai 1.600 euro al mese. Di certo non un grave danno economico per l'ultima compagna di Berlusconi, che ha ricevuto 100 milioni in eredità, ma sicuramente un forte segnale del malcontento nel partito. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Corriere Adriatico