Marta Di Nardo, il corpo trovato a casa di un vicino a Milano: era scomparsa da 15 giorni

Il cadavere ritrovato dopo due settimane nella casa del vicino: orrore a Milano

Marta Di Nardo, scomparsa da 15 giorni: ritovate tracce di sangue a casa di un vicino
Il corpo di Marta Di Nardo, la 60enne scomparsa a Milano circa due settimane fa, è stato trovato nell'appartamento del vicino di casa 50enne in via Pietro Da Cortona...

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Il corpo di Marta Di Nardo, la 60enne scomparsa a Milano circa due settimane fa, è stato trovato nell'appartamento del vicino di casa 50enne in via Pietro Da Cortona 14. I carabinieri della compagnia di Porta Monforte e militari della sezione investigazioni scientifiche sono entrati questo pomeriggio nell'abitazione dell'uomo per un sopralluogo, durante il quale sono state trovate tracce di sangue. Sul posto è arrivato intorno alle 20 anche il pm di Milano Leonardo Lesti.

 

Le indagini dei carabinieri

In precedenza oggi erano state trovate tracce di sangue nell'appartamento del vicino di casa di Marta Di Nardo. I carabinieri della Compagnia di Porta Monforte erano entrati nell'abitazione della donna per un sopralluogo, esteso poi anche all'appartamento del conoscente, un 51enne con problemi di tossicodipendenza che abita allo stesso piano della donna. 

 

Tracce di sangue

 

I carabinieri avevano isolato alcune tracce di sangue nell’abitazione di un vicino, il 51enne Domenico L. che vive in un’abitazione nella scala C. I militari sono entrati nell’abitazione della donna verso le 16.20, grazie all’intervento dei vigili del fuoco, mentre poco prima i carabinieri avevano fatto accesso proprio nell’appartamento dell’uomo. A denunciare la scomparsa della 60enne, lo scorso 17 ottobre, è stato suo figlio, che vive fuori città e ha pochi rapporti con la madre. 

Problemi psichiatrici

La donna era in cura per problemi psichiatrici, pare soffrisse di ludopatia, tanto che spesso nel quartiere chiedeva monete per giocare alle slot machine o per giocare ad altri giochi a premi e scommesse. Anche il 51enne era stato sentito dagli investigatori e le sue parole erano state giudicate contraddittorie.

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Corriere Adriatico