Insegnante non indossa la mascherina in classe: «L'obbligo come le leggi del fascismo». Segnalata alla polizia

«L'obbligo delle mascherine è paragonabile alle leggi razziali del Fascismo»: professore nei guai
Polemiche dopo che a Mantova un insegnante ha associato l'obbligo della mascherina alle leggi razziali del fascismo. La preside del liceo di Scienze applicate Fermi...

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Polemiche dopo che a Mantova un insegnante ha associato l'obbligo della mascherina alle leggi razziali del fascismo. La preside del liceo di Scienze applicate Fermi si è vista costretta a segnalare il caso alle forze dell'ordine perché il docente non indossava la mascherina in classe. Il professore è stato multato per violazione delle norme anti- Covid. Aveva detto: «L'obbligo è paragonabile alle leggi razziali del Fascismo».

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Come racconta Il Corriere della Sera, Mauro Mortara, insegnante di Storia e Filosofia, non indossava mai la mascherina in classe perché, a suo dire, «l’obbligo di coprire naso e bocca è paragonabile alle leggi razziali del Ventennio fascista». L'uomo si vantava anche perché non era stato beccato da nessuno durante una gira a Milano. La preside ha scoperto tutto entrando in aula e lo ha invitato a rispettare le regole, ma inutilmente.

 

Anche i carabinieri gli hanno intimato di indossare la mascherina, ma lui ha continuato a fare la lezione senza coprire naso e bocca. Sulla bacheca Facebook di Mortara sono stati trovati diversi post con tesi complottiste e negazioniste. L'uomo contestava i dati sul contagio e le posizioni sui vaccini. 

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Corriere Adriatico