Sayfullo Habibullaevic Saipov, il killer di Manhattan, potrebbe non aver agito da solo. L'Fbi ha rintracciato e fermato un secondo cittadino uzbeko, tale Mukhammadzoir...
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Intanto, il presidente americano Donald Trump sollecita la condanna alla pena di morte per Sayfullo Saipov, il 29enne di origine uzbeka negli Stati Uniti dal marzo del 2010, contro cui ieri sono state formalizzate accuse per terrorismo per l'attentato a New York.
"Il terrorista di NY era soddisfatto e ha chiesto che nella sua stanza di ospedale sia esposta la bandiera dell'Is. Ha ucciso otto persone e ne ha ferite gravemente 12. Dovrebbe essere condannato a morte", ha scritto Trump, usando le maiuscole per evidenziare l'ultima frase del suo tweet. Saipov, che ha ammesso di essere l'autore dell'attentato e di essere stato ispirato a farlo da video dell'Is scaricati sul suo smartphone, è ricoverato in ospedale ma è comparso ieri dieci minuti in tribunale, in sedia a rotelle e ammanettato, per la formalizzazione delle accuse a suo carico.
Il procuratore del distretto meridionale di New York Joon Kim ha spiegato che Saipov ha pianificato l'attentato per due mesi e aveva in precedenza preso a noleggio un mezzo per provare la strada per arrivare al suo obiettivo. Uber ha ammesso che aveva lavorato come autista per sei mesi, periodo nel quale aveva offerto 1400 passaggi. Trump ieri aveva criticato il "diversity visa" (la green card per lotteria) emesso dal dipartimento di stato, il permesso concesso a Saipov e chiesto il rafforzamento dei controlli degli stranieri negli Stati Uniti.
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Corriere Adriatico