La bufala della magnitudo abbassata per non risarcire la popolazione

La bufala della magnitudo abbassata per non risarcire la popolazione
ROMA - Nelle ore successive alla prima, violenta scossa che ha colpito il Centro Italia, radendo al suolo i comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, i complottisti e i...

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ROMA - Nelle ore successive alla prima, violenta scossa che ha colpito il Centro Italia, radendo al suolo i comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, i complottisti e i 'bufalari' italiani hanno dato il peggio di sé.


C'è chi ad esempio crede che la bassa profondità dell'epicentro indichi chiaramente come questo terremoto sia in qualche modo 'artificiale' e non una naturalissima attività sismica in un territorio situato su una faglia che si trova 'compressa' tra tre placche che inevitabilmente collidono tra loro.

La bufala più gettonata, tuttavia, è probabilmente quella della magnitudo volutamente abbassata per evitare che lo Stato italiano risarcisca la popolazione dei danni provocati dal sisma. A corredo di tutto ciò, i complottisti parlano di una legge varata nel 2012 dall'allora governo Monti che imporrebbe il risarcimento da parte dello Stato solo in caso di terremoti di magnitudo superiore a 6. E questo spiegherebbe alla perfezione perché i siti di informazione e gli istituti sismologici esteri hanno fornito una magnitudo pari a 6.2, contro quella di 6.0 stabilita ufficialmente dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.



Facciamo un po' di chiarezza: la legge fu effettivamente approvata dal governo Monti il 15 maggio del 2012, ma si riferiva esclusivamente ai danni provocati da un singolo terremoto, ovvero i parametri che stabiliscono ogni singolo grado della scala Mercalli. La magnitudo, invece, è il valore logaritmico usato come riferimento per la scala Richter. Confondere le due scale è un po' come sommare mele e pere, per dirlo in parole povere. Inoltre, la legge approvata dal governo Monti fu approvata cinque giorni prima del sisma che colpì l'Emilia-Romagna e poi sospesa immediatamente grazie ad un decreto che avrebbe garantito la totale copertura delle spese per la ricostruzione.



In molti sono cascati nella bufala, vip compresi. E molti di loro sembrano non voler ricredersi né cedere sulle proprie posizioni. C'è chi ribadisce: «Perché all'estero si parla di magnitudo 6.2 e qui in Italia di magnitudo 6.0?».
La risposta è stata prontamente fornita dall'Ingv: «Come qualsiasi parametro fisico, la stima della magnitudo è affetta da incertezza. In particolare il valore di magnitudo calcolato dall'Ingv è 6.0 ± 0.3. Le stime fornite dall'Ingv, dall'Usgs e da altre agenzie internazionali rientrano nella variabilità aspettata. I dati utilizzati e i parametri del modello crostale di riferimento possono differire contribuendo all'incertezza della stima».

L'Ingv «utilizza un modello delle velocità crostali calibrato proprio per l'Italia centrale e una densità di stazioni sismiche maggiore di quello delle altre agenzie internazionali che utilizzano modelli di velocità globali». Anche l'Ingv, «utilizzando i modelli globali ed un'altra tecnica di analisi dei dati (Rcmt) ottiene un valore di magnitudo pari a 6.2». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico