La mamma si era fissata con il peso e lei, ragazzina comasca di 16 anni, alta un metro e 72 centimetri, non poteva assolutamente superare i 50 chili. E ogni volta che ciò...
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Una decisione drastica, quella presa dal gip del tribunale di Como Carlo Cecchetti su richiesta del pm Daniela Moroni, dopo la denuncia presentata dalla zia della sedicenne, medico, che ha deciso di rivolgersi alla Polizia elencando, e documentando anche con fotografie, i gravi disturbi della nipote, provocati dall'alimentazione carente: svenimenti, scomparsa del ciclo mestruale, emicranie, stato perenne di debolezza. Senza considerare lo stato di prostrazione psicologica cui la ragazza era sottoposta. Ancor di più se si tiene presente che in casa, al fratellino minore era invece concesso di mangiare tutto quello che voleva.
L'adolescente è già stata sentita dai giudici durante l'incidente probatorio e ha confermato tutto quello che la zia ha denunciato.
Corriere Adriatico