OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Esclude un nuovo lockdown nazionale ma non nuove restrizioni nel weekend, il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, ospite di 'Un giorno da pecora' su Rai Radio 1. Alla domanda "è vero che deciderete entro la fine della settimana il lockdwon generalizzato?" risponde: «Non è vero. Noi venerdì, una volta ricevuti in maniera completa tutti i dati, decideremo, attraverso la cabina di regia, se vi sono altre regioni che meritano un passo successivo in termini di gravità e quindi ulteriori chiusure».
LEGGI ANCHE: Covid Veneto, Zaia: «Terapie intensive al livello del 19 marzo, domani ordinanza anti-assembramenti»
Poi la precisazione: «È possibile, ma non probabile che se i dati sono brutti su tutta l'Italia avremo più regioni arancioni e più regioni rosse.
L'incognita Natale
Guardando più in là nel tempo, il Natale che verrà, sottolinea Sileri, sarà «un Natale in cui sicuramente potremo fare molto meno di quello che abbiamo fatto il Natale scorso», quindi «un po' sottotono» e «questo è evidente. Ma direi che, se riuscissimo ad avere una stabilizzazione della curva» epidemica, «potremo tutti considerarci in area gialla o arancione: una giusta via di mezzo che consenta delle attività, ovviamente con le protezioni che abbiamo imparato a utilizzare».
E ai conduttori che gli chiedono se ritiene che, al di là dei familiari conviventi, sarà possibile ospitare a casa altre persone, Sileri risponde «secondo me sì. Non numerose - precisa - ovviamente nei limiti del minimo possibile e sempre con protezione. Ma questo poi si vedrà, ora è presto per dirlo».
Il vaccino e il piano per la sua distribuzione
«È una grande stupidaggine dire che l'Italia è sprovvista di frigoriferi a -70 gradi per il vaccino anti-Covid - prosegue poi Sileri - Stiamo ancora parlando di un vaccino non ancora disponibile sul mercato. Mi sembra di essere tornati al mese di febbraio-marzo, quando il virus non si conosceva e si andava a cercare la notizia particolare pur di avere la notizia». «Stiamo parlando di un vaccino di cui non abbiamo ancora visto nemmeno il colore della confezione - precisa - Così come non sappiamo quanti vaccini saranno disponibili». Sappiamo, spiega, che «uno, o più di uno, sono in dirittura d'arrivo. Organizziamoci con i piani vaccinali. Non andiamo sempre a cercare il negativo, perché la popolazione rimane smarrita».
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico