Lady Muffin e Tommy La Canaglia: «Video hard rubati dai siti porno, li denunciamo per concorrenza sleale»

Secondo i due attori alcune piattaforme a luci rosse avrebbero usato foto e video di loro proprietà senza chiedere autorizzazione

Lady Muffin e Tommy La Canaglia: «Video hard rubati dai siti porno, li denunciamo per concorrenza sleale»
I loro video hot avrebbero fatto il giro delle piattaforme porno, ma a loro insaputa. Secondo la denuncia presentata da Lady Muffin e Tommy La Canaglia, due attori...

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I loro video hot avrebbero fatto il giro delle piattaforme porno, ma a loro insaputa. Secondo la denuncia presentata da Lady Muffin e Tommy La Canaglia, due attori hard della provincia di Pavia, alcuni siti avrebbero usato le loro performance, foto e video, senza alcun permesso. Ecco allora che la coppia ha presentato un esposto ai carabinieri di Gropello Cairoli, il loro comune di residenza, denunciando alcuni siti per concorrenza sleale e violazione del codice della privacy, scrive Il Giorno.

Queste le ipotesi di reato contenute nella denuncia di Tommaso Gentile e della sua compagna Debora, questi i loro veri nomi fuori dal mondo dell'hard, mosse nei confronti di siti web, che pubblicando contenuti a luci rosse senza il loro consenso, non li avrebbero neanche pagati. 

«I contenuti pubblicati sul web da portali non autorizzati – commenta l’avvocato Antonino Castorina che assiste la coppia – ed in generale il fatto che materiale privato al contenuto esplicito che riguarda la coppia sia condiviso e veicolato senza alcun consenso ed autorizzazione, ci ha indotto a presentare l’esposto, utile per valutare tutti gli elementi di eventuale responsabilità penale e il danno di natura economica che ne è scaturito, soprattutto se si considera che i contenuti pubblicati hanno, in modo diretto o indiretto, un ritorno economico oltre che di pubblicità». 

 

Le scorse settimane, la coppia si era già rivolta ai carabinieri anche per altre ragioni. Lady Muffin ha querelato un soggetto non identificato, che sui social l'avrebbe pesantemente insultata per via della sua professione. «Solo perché una persona lavora nel mondo del sesso è accettabile che possa essere insultata da chiunque? Secondo noi assolutamente no. E in questo senso intendiamo far valere i nostri diritti», il commento del legale, che intende chiedere un risarcimento danni, mentre ancora giorni fa, Tommaso Gentile ha presentato un esposto perché i loro profili social erano stati oscurati, lamentando un danno economico ingente, per la perdita di followers. 

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Corriere Adriatico