PORDENONE - I movimenti del killer seguiti passo dopo passo grazie alla tecnologia. E a patto che la sera del 17 marzo l’assassino di Trifone Ragone e Teresa Costanza avesse il...
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La posizione esatta di Parolisi nel giorno del delitto è stata determinata con esattezza grazie a questa apparecchiatura ed è valsa come fonte di prova.
Le operazioni ieri sono cominciate alle 12.20 dal parcheggio in cui sono stati uccisi i fidanzati. L’apparecchio è stato montato sul cofano di una macchina, che ha cominciato a girare attorno il palasport e poi ha seguito il tragitto che dall’impianto sportivo porta in via Chioggia, dove abitavano Teresa e Trifone. L’operazione si è ripetuta quasi una decina di volte: lo strumento ha agganciato 34 celle Telecom e solo lungo il percorso ad via Interna a via Chioggia. In un secondo tempo saranno mappate anche l’area della caserma di Cordenons, dove prestava servizio Ragone, e le possibili vie di gua.
Questo per verificare se i fidanzati erano pedinati dal killer. Il risultato dell’accertamento sarà messo a disposizione della Procura. Ieri mattina gli avvocati Daniele Fabrizi ed Serena Gasperini hanno infatti incontrato i due magistrati che coordinano le indagini, Pier Umberto Vallerin e Matteo Campagnaro. «Lo strumento è a loro disposizione - hanno detto i legali - Se avranno utenze di interesse, potranno subito fare le loro verifiche perchè il nostro test indicherà correttamente gli spostamenti dei cellulari».
I legali della famiglia Ragone hanno già ottenuto dalla Procura la perizia del medico legale. Hanno chiesto di poter visionare anche i tabulati telefonici per confrontarli con la mappatura della copertura radiolelettrica delle aree di interesse, oltre che la perizia appena depositata dall’ingegner Pietro Benedetti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico