Timbravano il cartellino e andavano a fare la spesa o a lavare la macchina: sospesi cinque dipendenti Inps

Timbravano il cartellino e andavano a fare la spesa o a lavare la macchina: sospesi cinque dipendenti Inps
I furbetti del cartellino. Si sarebbero allontanati dall'ufficio per recarsi al bar, per tornare a casa, per fare la spesa o, addirittura, per lavare l'auto. A...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

I furbetti del cartellino. Si sarebbero allontanati dall'ufficio per recarsi al bar, per tornare a casa, per fare la spesa o, addirittura, per lavare l'auto. A cinque dipendenti in servizio nella sede Inps di Caulonia (Reggio Calabria), i carabinieri hanno notificato un provvedimento di sospensione dall'esercizio pubblico della durata di sei mesi, emesso dal gip di Locri su richiesta della locale Procura. L'accusa contestata ai cinque è truffa e falsità ideologica.

 

L'indagine denominata «Kaulon badge» è stata avviata nel gennaio del 2019 per approfondire la presenza sospetta di alcuni lavoratori che, nel corso di vari servizi di controllo del territorio, erano stati notati dai carabinieri per le vie del centro intenti a svolgere varie faccende, di certo non riconducibili a quelle del loro ufficio. Nel corso degli accertamenti, i dipendenti dell'Inps sono stati sorpresi durante l'orario di servizio in diversi luoghi: istituti scolastici, bar, le loro stesse abitazioni, supermercati, magazzino agricolo o autolavaggio.

 

Secondo quanto ricostruito dai militari i «furbetti del cartellino» non si limitavano a «barare» con le timbrature e ad allontanarsi dal luogo di lavoro, ma in molte occasioni si avvalevano anche della compiacenza di colleghi per la falsa registrazione della presenza giornaliera. In 6 mesi tutti gli impiegati, ad eccezione del responsabile dell'ufficio, si sono assentati ingiustificatamente più di 900 volte per un totale di circa 400 ore. In alcune occasioni anche con la condiscendenza della guardia giurata addetta al servizio di vigilanza della sede dell'Inps di Caulonia.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico