Un lungo post sul suo profilo Facebook, aperto con le parole #NOalladiscriminazione #NOalrazzismo #NOalpregiudizio, per raccontare quanto accaduto a lei e alla sua famiglia e...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In cerca di una sistemazione a Imola, così da poter visitare il fratello - ricoverato per la riabilitazione all'Istituto Montecatone dopo un incidente avvenuto prima del lockdown - e stare con lui per una settimana l'infermiera racconta di avere prenotato una stanza trovata tra gli appartamenti consigliati dalla struttura per i familiari che vengono a visitare i parenti ricoverati: una prenotazione telefonica, lineare e senza problemi. Che, invece, a suo dire, si materializzano nei giorni scorsi - il post su Facebook è del 7 agosto - quando arrivata all'indirizzo dell'appartamento imolese con i genitori e il fratello più piccolo, l'infermiera viene gelata dai titolari dell'appartamento. «Una signora insieme al marito ci guardano insospettiti - racconta l'autrice del post -. sono i proprietari. Parlano a bassa voce, si guardano.. silenzio , mi avvicino , mi presento : salve sono Sakhri , ci siamo sentiti per la camera».
Poi la replica della proprietaria: «ah..
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico