Incidente in montagna: morto un 26enne, la fidanzata è gravissima. Tragedia sulle piccole Dolomiti

La giovane coppia, dopo essere partita dal Rifugio Battisti alla Gazza, stava risalendo verso la cima del Monte Zevola, quando entrambi i giovani sono scivolati precipitando per un centinaio di metri

Incidente in montagna: morto un 26enne, la fidanzata è gravissima. Tragedia sulle piccole Dolomiti
Tragedia in montagna sulle Piccole Dolomiti, dove un ragazzo di 26 anni di Schio (Vicenza) è morto e la sua fidanzata di 25, di Piovene Rocchette (Vicenza), è...

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Tragedia in montagna sulle Piccole Dolomiti, dove un ragazzo di 26 anni di Schio (Vicenza) è morto e la sua fidanzata di 25, di Piovene Rocchette (Vicenza), è ricoverata in gravi condizioni in ospedale a Vicenza dopo un incidente avvenuto oggi nel Vaio dell'acqua, Catena delle Tre Croci. La giovane coppia, dopo essere partita dal Rifugio Battisti alla Gazza, stava risalendo verso la cima del Monte Zevola, quando entrambi i giovani sono scivolati precipitando per un centinaio di metri.

 

Incidente in montagna, morto un 26enne

Sul posto c'era presenza di neve dura a seguito del forte vento di ieri e della recente pioggia: l'incidente è avvenuto all'altezza della strettoia, dove il Vaio Battisti si interseca con il Vaio dell'acqua. Scattato l'allarme attorno alle 13, su segnalazione di due persone nelle vicinanze che avevano udito le grida e li hanno raggiunti, sul posto sono stati sbarcati equipe medica e tecnico di elisoccorso dell'elicottero di Verona emergenza, poi volato al Rifugio per imbarcare una squadra del Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno in supporto alle operazioni.

Medico e infermiere hanno prestato le prime cure urgenti al giovane, apparso in gravissime condizioni, tentando a lungo le manovre di rianimazione, purtroppo invano. Stabilizzata per un possibile politrauma, la ragazza è stata posta su barella, recuperata dall'eliambulanza con un verricello e trasportata all'ospedale. L'elicottero è poi tornato nel Vaio dell'acqua e ha provveduto a riportare al Rifugio la salma e i soccorritori rimasti a vegliarla nel canale.

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Corriere Adriatico