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Prosegue l'offensiva del governo Meloni e della Destra nei confronti delle famiglie arcobaleno. A Padova la Procura ha infatti deciso di impugnare 33 certificati di nascita, al fine di cancellare il nome del genitore intenzionale dai documenti ufficiali.
«Alla gravità dell'operazione - denuncia Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli APS - numericamente massiccia e violenta nei modi, si aggiunge anche l'aspetto retroattivo: le registrazioni sotto esame firmate dal sindaco Sergio Giordani si spingono fino al 2017 e dunque coinvolgono persino bambini di 6 anni, più che in grado di comprendere quanto sta loro avvenendo e destinati a essere traumatizzati a vita, nonostante il parere contrario del procuratore.
«Questa maggioranza ribadisce che le persone omosessuali non possono essere considerate idonee alla genitorialità, grazie a uno spaventoso e non casuale vuoto legislativo che lascia spazio all'arbitrio e a gesti violenti e minacciosi» ribadisce il presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Mario Colamarino. «Di fronte alla persecuzione sistematica di famiglie innocenti è impossibile non fare appello alla società civile affinché si unisca a noi nella lotta per i diritti, che coinvolge tutte e tutti e che viola le indicazioni dell'Unione Europea. Rimane la contraddizione di un governo che si fa scudo di valori tradizionali cattolici per poi raccogliere il testimone da Erode, decimatore di famiglie».
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