Ikea ritira dal mercato il bicchiere da viaggio Troligtvis: «Non usatelo, può rilasciare sostanze chimiche»

Ikea ritira dal mercato il bicchiere da viaggio Troligtvis: «Non usatelo, può rilasciare sostanze chimiche»
Ikea invita tutti i clienti che hanno acquistato un bicchiere da viaggio Troligtvis riportante la dicitura «Made in India» a non utilizzarlo. Recenti test effettuati...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ikea invita tutti i clienti che hanno acquistato un bicchiere da viaggio Troligtvis riportante la dicitura «Made in India» a non utilizzarlo. Recenti test effettuati indicano che il prodotto può rilasciare sostanze chimiche in quantità superiori ai limiti stabiliti. Ikea, quindi, invita i clienti a riportare il bicchiere da viaggio al più vicino negozio Ikea, dove riceveranno un rimborso completo.


LEGGI ANCHE: Ikea di Roma, furiosa lite e volano piatti al ristorante: bambina ferita dalle schegge


LEGGI ANCHE: Bimbo morto schiacciato da una cassettiera: da Ikea risarcimento da 46 milioni di dollari alla famiglia


«La sicurezza dei prodotti è fondamentale per Ikea - spiega una nota dell'azienda -. Tutti i prodotti Ikea vengono costantemente testati e devono rispettare le norme e le leggi vigenti, oltre che i requisiti interni dell'azienda stessa. Di recente Ikea ha ricevuto i risultati di alcuni test che indicano che il bicchiere da viaggio Troligtvis riportante la dicitura «Made In India» può rilasciare livelli di dibutilftalato (DBP) superiori ai limiti stabiliti».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico