I senatori vogliono subito il vaccino anti Covid: «Fateci entrare nelle categorie a rischio»

I senatori vogliono subito il vaccino anti Covid: «Fateci entrare nelle categorie a rischio»
La pandemia di coronavirus corre, i contagi sono oltre 20mila al giorno e i vaccini scarseggiano, gli ultrasettantenni e ultraottantenni aspettano il loro turno, ma...

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La pandemia di coronavirus corre, i contagi sono oltre 20mila al giorno e i vaccini scarseggiano, gli ultrasettantenni e ultraottantenni aspettano il loro turno, ma c’è chi vuole saltare la fila: i senatori. La parlamentare dell’Udc Paola Binetti ha infatti scritto ai colleghi di Palazzo Madama per chiedere di firmare una proposta da sottoporre al ministro della Salute Roberto Speranza, per essere vaccinati il prima possibile entrando nelle cosiddette “categorie a rischio”.

 

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Una corsia preferenziale dunque, dopo che negli ultimi mesi si sono registrati diversi casi di contagio all’interno del Senato. Secondo quanto scrive Il Fatto Quotidiano, diversi senatori stanno facendo pressioni sul direttore del polo sanitario di Palazzo Madama, Federico Marini, per chiedere di essere inseriti nelle categorie a rischio e ricevere dunque prima il vaccino. In barba ai milioni di italiani davvero a rischio e che stanno aspettando da settimane di ricevere la propria dose (unica o doppia), e mentre ogni giorno si registrano centinaia di morti e ricoveri in aumento.

 

La lettera della Binetti

 

«Cari Colleghi, questa è una semplice interrogazione urgente al ministro perché voglia facilitare la vaccinazione di tutti noi senatori. Certamente sapete che sono ormai almeno una quindicina i colleghi che hanno contratto l'infezione. Non saprei dirvi in quale versione, se per esempio si tratta della variante inglese che tende a diffondersi più velocemente. Ma gli epidemiologi esperti dicono che con questo ritmo alla fine di marzo potrebbero esserci almeno una cinquantina di persone colpite», si legge nella lettera. Tra le categoria protette attualmente ci sono docenti e personale della scuola, forze armate, polizia penitenziaria e detenuti, ma non i parlamentari.

 

M5S: i senatori si attengano ai protocolli

 

L'iniziativa non ha riscontrato il favore del Movimento 5 Stelle, che ha duramente attaccato la proposta: «La senatrice Binetti ha presentato un'interrogazione al ministro della Salute Roberto Speranza sollevando il problema della vaccinazione dei senatori - si legge in una nota congiunta della presidente della Commissione Lavoro del Senato Susy Matrisciano e della capogruppo M5S in Commissione Igiene e Sanità, Elisa Pirro - La situazione epidemiologica attuale è nuovamente critica e nei mesi scorsi, così come in qualsiasi altro settore della società, ci sono stati dei casi Covid-19 tra i parlamentari. Al di là di questo, però, riteniamo corretto rispettare quanto stabilito da chi è preposto a gestire la salute pubblica e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Confidiamo nella corretta gestione del piano vaccinale nella convinzione che i parlamentari, come tutti i cittadini, debbano attenersi alle indicazioni previste dai protocolli». 

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Corriere Adriatico