Il loro piano sembrava infallibile: assaltare a sorpresa, in pieno giorno, una gioielleria situata all'interno di uno degli alberghi più prestigiosi del paese, puntando...
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La rapina era avvenuta la mattina del 27 giugno 2017 al Gleneagles Hotel di Achterarder, in Scozia. Il resort che vi sorge è lussuoso e rinomato: in passato ha ospitato la Ryder Cup di golf e anche un G8. I facoltosi clienti, all'interno dell'hotel, possono anche fare acquisti: ci sono diversi esercizi commerciali, tra cui la gioielleria presa di mira da Liam Richardson e Richard Fleming, i due malviventi che sono piombati nell'hotel armati di martelli, un machete e quella che sembrava a tutti gli effetti una pistola semiautomatica.
Molta la paura tra i clienti del lussuoso albergo, che durante l'irruzione avevano pensato ad un attentato terroristico. I due ladri, invece, in pochi minuti hanno distrutto le vetrine della gioielleria, facendo razzia di tutto ciò che vi era esposto, soprattutto orologi Rolex, poi si erano dati alla fuga. La polizia aveva subito avviato indagini per risalire ai due responsabili e ai loro possibili complici, anche se il compito non era facile: i due avevano abbandonato e dato alle fiamme il Range Rover, risultato rubato, con cui si erano recati per l'assalto alla gioielleria dell'hotel. Alla fine, dopo mesi, la polizia era riuscita a identificare e catturare gli uomini. Lo riporta Metro.co.uk.
Richard Fleming, 42enne londinese, è stato condannato a 18 anni di carcere in quanto ritenuto la mente della rapina e anche per aver rivolto gesti ed espressioni ingiuriose nei confronti dei giudici durante un'udienza. Il suo complice, il 30enne Liam Richardson, anche lui di Londra, è stato invece condannato a 11 anni e quattro mesi. A nulla sono valse le arringhe difensive dei legali, che avevano spiegato come Fleming fosse un tossicodipendente e Richardson stesse cercando di aiutare la propria famiglia, sommersa dai debiti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico