Anziana abbandonata 15 ore in barella si alza per andare al bagno e muore

Anziana abbandonata 15 ore in barella si alza per andare al bagno e muore
ROMA - Una storia assurda e drammatica è accaduta ad una donna, Giulia Riondino, al Sant'Eugenio di Roma. Ricoverata per una colica renale è morta in ospedale...

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ROMA - Una storia assurda e drammatica è accaduta ad una donna, Giulia Riondino, al Sant'Eugenio di Roma. Ricoverata per una colica renale è morta in ospedale per una caduta. Giulia era stata lasciata in barella per almeno 15 ore con le fitte addominali che non le lasciavano tregua, e sprovvista di catetere. La donna di 70 anni, che viveva a Spinaceto, si era alzata per andare in bagno. Ma non è mai tornata indietro. A trovarla, il mattino successivo, sempre in bagno è stato un medico. Gilia era in un pozza di sangue. La procura ha avviato un'inchiesta per omicidio colposo; l'obiettivo è stabilire se la morte di Giulia Riondino, una pensionata romana, ricoverata al Sant'Eugenio il 3 settembre e morta al San Camillo tre giorni dopo, si poteva salvare.


A sporgere denuncia sono stati i figli: «Se avesse avuto il catetere o almeno più attenzione non sarebbe morta», hanno commentato «Invece è caduta sola, in bagno». «Nostra madre viveva da sola, era perfettamente autosufficiente», hanno lamentato i figli, «come è possibile che sia morta in ospedale e per uno scivolone?».

Ora si aspetta l'autopsia, che sarà eseguita lunedì. Lo specialista dovrà stabilire le cause della morte. Verificare innanzitutto se a non dare scampo alla paziente, insomma, sia stato un malore che ha provocato la caduta o direttamente il capitombolo in bagno. Il pm De Cecilia, per ricostruire l'accaduto, ha sequestrato la cartella clinica custodita al Sant'Eugenio, ma anche del San Camillo, dove i chirurghi hanno provato a salvarla. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico