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QUINTO - Il motociclismo trevigiano ha perso la sua icona harleysta: Giovanna Vanin, per tutti Jojo, è morta venerdì mattina, 20 maggio, a 55 anni per i postumi del malore improvviso che l'aveva colta domenica scorsa. E da cui non si era mai più ripresa. Adesso i fan della Harley-Davidson, il marchio a cui si era appassionata, sono in lutto. Per l'ultimo saluto, martedì alle 15 nella chiesa di Quinto, sono attesi centauri da tutta Italia: grazie al suo carisma infatti era diventata un'istituzione nel mondo delle moto, insieme al marito Luca Simionato, uno dei più noti restauratori del marchio americano.
MALORE FATALE - Giovanna è morta dopo quattro giorni di coma: fatale le è stato un arresto cardiaco seguito da un edema cerebrale.
UNA GUERRIERA - Grintosa in sella, guerriera nella vita, contro i problemi di salute contro cui ha combattuto per anni. «Era una donna forte, uno spirito vivace, molto stimata nel mondo Harley - la ricorda Fernando Caccavalle, segretario dell'associazione Treviso Chapter -. Lei e il marito erano una coppia molto affiatata. Jojo ci mancherà moltissimo e credo che saremo davvero in tanti a portarle l'ultimo saluto martedì: faremo in modo che il rombo dei motori le arrivi fin lassù». La notizia della morte di Giovanna era piombata come un macigno venerdì mattina, sul profilo social di Jojo, con un messaggio scritto in prima persona e una bella foto: «Vi lascio il mio ultimo sorriso!». Oltre al marito, Giovanna lascia la mamma Giuliana e il fratello Frank. Il funerale verrà celebrato martedì alle 15 in chiesa a Quinto, come riportato nell'epigrafe affissa ieri, dove Jojo non poteva che essere ritratta in sella alla sua Harley.
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Corriere Adriatico