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Sparatoria nel quartiere ortodosso di Neve Yaakov a Gerusalemme, nei pressi di una sinagoga. Almeno otto persone sono morte dopo essere state colpite da colpi d'arma da fuoco, mentre i feriti sarebbero una decina. Secondo quanto riferiscono i media locali, l'assalitore è stato ucciso dalla polizia.
L'attacco sarebbe avvenuto in due fasi: prima davanti alla sinagoga poi in un punto poco più avanti.
Polizia: l'attentatore è palestinese
L'autore dell'attentato a Gerusalemme è un palestinese della parte est della città. Lo ha detto il capo della polizia di Gerusalemme secondo cui l'uomo ha sparato davanti alla siangoga del quarteire di Neve Yaakov e poi è scappato a bordo di una vettura verso una zona vicina a prevalenza araba della città. Raggiunto dagli agenti - secondo la stessa fonte - ha sparato ai poliziotti prima di essere colpito a sua volta.
Cisgiordania, «festeggiamenti» dopo l'attacco in Israele
Mentre a Gerusalemme si contano i morti dell'attentato, a Jenin, in Cisgiordania, la notizia dell'attacco è stata celebrata con «fuochi d'artificio e spari in aria». Lo riferisce il sito del Jerusalem Post. Ieri il campo profughi di Jenin è stato teatro di un blitz delle forze israeliane costato la vita a nove palestinesi.
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