Raccolgono funghi nel bosco dell'ospedale e li mangiano: nonna di 92 anni morta avvelenata, altri 4 intossicati

Raccolgono funghi nel bosco dell'ospedale e li mangiano a cena: nonna di 92 anni morta avvelenata, altri 4 intossicati
Un pranzo di famiglia si è trasformato in tragedia a Napoli, dove una donna di 92 anni è morta e altre quattro persone, tutte imparentate tra loro, sono ricoverate...

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Un pranzo di famiglia si è trasformato in tragedia a Napoli, dove una donna di 92 anni è morta e altre quattro persone, tutte imparentate tra loro, sono ricoverate in ospedale dopo aver mangiato dei funghi velenosi. Tra i ricoverati, due sono in terapia intensiva, mentre altri due non destano preoccupazione. La tragedia è avvenuta nella notte di sabato, dopo aver consumato i funghi raccolti da uno dei commensali nell'area boschiva alle spalle dell'ospedale Monaldi

 

Famiglia intossicata dai funghi, morta la nonna

I funghi sono stati raccolti da una delle persone attualmente ricoverate nella giornata di venerdì nell'area alle spalle dell'ospedale 'Monaldi' di Napoli (che si trova sulla collina dei Camaldoli, dove ci sono faggi, castagni e pini mediterranei). Sarebbero spuntati dopo le pioggie abbondanti dei giorni scorsi. Funghi che all'apparenza sembravano dei chiodini e che avrebbero consumato nella giornata di sabato. Nella notte però si sono sentiti male. Per l'anziana non c'è stato nulla da fare: per gli altri quattro è scattato il ricovero in ospedale.

 

L'Asl Napoli1: Mai consumare funghi sospetti

«È fondamentale far passare un messaggio diretto ai raccoglitori, per sensibilizzarli sul fatto che non devono consumare funghi di sospetta determinazione. Nel dubbio mai consumarli. Non ci si può improvvisare esperti, spesso le persone si limitano a guardare qualche foto su un libro o su internet, ma un conto è un'immagine, un conto è il fungo nella sua realtà e con le dovute distinzioni». A dirlo è il direttore generale dell'Azienda sanitaria locale Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva. L'invito, quindi, è di raggiungere, previo appuntamento, la sede del Frullone - Dipartimento di Prevenzione, Unità Operativa Igiene degli alimenti, ispettorato micologico (strada Comunale del Principe 13/A - c/o Presidio Frullone) per far stilare una determinazione dai micologi della struttura pubblica e ricevere una certificazione. Il servizio è gratuito. «A quel punto c'è la certezza che il consumatore può assumere funghi certificati e commestibili», conclude Verdoliva.

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Corriere Adriatico