Fausto, ucciso a fucilate in azienda: l'anziano fermato confessa. «Eravamo amici, ma mi ha rubato 400mila euro»
La confessione choc del 78enne fermato per il delitto. Dietro l'omicidio ci sarebbe una lite per una enorme somma di denaro
di Domenico Zurlo
CASALE CREMASCO - Spunta il movente per l'omicidio di Fausto Gozzini, il bergamasco titolare di un'azienda in provincia di Cremona, ucciso a fucilate...
CASALE CREMASCO - Spunta il movente per l'omicidio di Fausto Gozzini, il bergamasco titolare di un'azienda in provincia di Cremona, ucciso a fucilate mercoledì scorso. Secondo quanto ha affermato davanti al gip Domenico Gottardelli, il 78enne fermato per il delitto, il motivo dell'omicidio sarebbe legato a una grossa somma di denaro - circa 400mila euro - che la vittima gli aveva sottratto.
«Eravamo amici da una vita e lui mi ha rubato 400mila euro in contanti. Mi sono tolto un peso», ha detto Gottardelli questa mattina al gip Elisa Mombelli durante l'interrogatorio di garanzia. L'anziano, 78 anni, bergamasco di Covo, è accusato di aver ucciso Gozzini, anche lui bergamasco, con una fucilata al petto. La vittima era il titolare della ditta Classe A Energy a Casale Cremasco, dove è avvenuto l'omicidio. «Il mio cliente si rende perfettamente conto di quello che ha fatto - ha spiegato il suo l'avvocato, Santo Maugeri - ma è tranquillo perché mi ha spiegato che è come si fosse finalmente liberato di un macigno».