Focolaio in ospedale per l'infermiera no-vax positiva, le famiglie di tre vittime denunciano

Focolaio in ospedale per l'infermiera no-vax positiva, le famiglie di tre vittime denunciano
Non si placa il caso del focolaio di Covid innescatosi, all'interno dell'ospedale San Martino a Genova, a partire da un'infermiera...

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Non si placa il caso del focolaio di Covid innescatosi, all'interno dell'ospedale San Martino a Genova, a partire da un'infermiera no-vax che aveva rifiutato la sua dose Pfizer e un infermiere e un operatore sociosanitario che avevano ricevuto solo la prima dose del vaccino. Salgono a tre le famiglie delle vittime che hanno deciso di sporgere denuncia.

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Il cluster si era originato all'interno del reparto di pneumologia dell'ospedale genovese, alla fine di febbraio. La procura nei giorni scorsi aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo, a carico di ignoti, per la morte di Giulio Macciò, imprenditore genovese di 79 anni titolare di diverse agenzie di pratiche auto in città morto il 12 marzo e risultato positivo al Covid con un test post-mortem. I suoi familiari, assistiti dall'avvocato Claudio Zadra, avevano presentato denuncia e il procuratore aggiunto Francesco Pinto insieme al sostituto Stefano Puppo avevano avviato l'inchiesta.

 

 

Il 15 marzo, quindi dopo la morte di Macciò è deceduto un altro paziente, Giuseppe De Maio, 77 anni. L'anziano era ricoverato in pneumologia dal primo di marzo per diverse patologie. Il 14 marzo era risultato positivo al tampone e era stato trasferito nel reparto Covid dove è morto il 15 marzo. Il 4 marzo invece era morta proprio in pneumologia Anna Maria Sostegni, genovese di 64 anni. I parenti hanno presentato denuncia ai carabinieri del Nas solo dopo avere saputo del cluster e hanno chiesto la riesumazione del cadavere e il sequestro delle cartelle cliniche.

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Corriere Adriatico