Iva azzerata per pane, pasta e latte. I consumatori: «Un bluff». Ecco quanto si risparmierebbe

Iva azzerata per pane, pasta e latte. I consumatori: «Un bluff» da 15 euro all'anno. Pericolosa la tassa sulle consegne a domicilio»
Riduzione o azzeramento per un anno dell' Iva su pane, pasta e latte e Iva ridotta al 5% sui prodotti per l'infanzia e l'igiene intima femminile, cioè gli...

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Riduzione o azzeramento per un anno dell' Iva su pane, pasta e latte e Iva ridotta al 5% sui prodotti per l'infanzia e l'igiene intima femminile, cioè gli assorbenti. Sono alcune delle delle misure che potrebbero entrare nella manovra del governo, secondo quanto emerso dal vertice tra Meloni e i capigruppo di maggioranza. Ma appena la notizia si è diffusa, sono scattate le polemiche da parte delle associazioni di consumatori e utenti. Prima di tutti il Codacons, che calcolatrice alla mano, ha sottolineato come «Il taglio dell' Iva su pane e latte produrrebbe un risparmio minimo per i consumatori pari a 15,8 euro annui a famiglia».

Riduzione Iva su pane, pasta e latte: «Un bluff mediatico»

Come è possibile? «In base ai dati Istat, una famiglia media spende ogni anno 264,12 euro per il pane e 145,08 euro per latte fresco (intero e parzialmente scremato) e conservato - analizza il Codacons - Questo significa che l'azzeramento dell' Iva sul pane produrrebbe un risparmio medio pari a 10,22 euro annui a nucleo sul pane, e appena 5,6 euro sul latte, per un totale di 15,8 euro». Una bazzecola. «Intervenire solo sull' Iva su pane e latte è una misura mediatica che non produce reali vantaggi per i consumatori - spiega il presidente Carlo Rienzi - Se davvero si vuole sostenere la spesa delle famiglie e combattere gli effetti negativi dell'inflazione, l'Iva va tagliata su tutti i generi alimentari e sui beni di prima necessità, intervento che produrrebbe un risparmio medio annuo che varia dai 180 euro per una coppia senza figli agli oltre 300 euro per un nucleo di 5 persone».

Assoutenti: «Consumatori danneggiati dalla tassa sulle consegne a domicilio»

«Il taglio dell'Iva su pane e latte è un bluff del Governo, un provvedimento spot che non produrrà reali vantaggi economici per le famiglie, mentre la tassa sulle consegne a domicilio sarà senza dubbio scaricata sui consumatori attraverso un rialzo dei costi del servizio». Lo afferma il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, commentando le misure allo studio del Governo da inserire nella prossima manovra. «Il taglio dell' Iva è un provvedimento utile solo se esteso ai prodotti più frequentemente acquistati dalle famiglie, come alimentari e generi di prima necessità - spiega Truzzi - Limitare l'azzeramento dell'imposta solo al pane e latte determina risparmi irrisori per i consumatori e non è di alcuna utilità in questo momento di grande emergenza». «Appare poi addirittura dannosa la tassa sulle consegne a domicilio: siamo totalmente favorevoli a misure di sostegno per i piccoli negozi schiacciati dai giganti dell'e-commerce, ma il rischio concreto è che una simile tassa sia interamente scaricata sui consumatori finali attraverso un incremento dei prezzi dei generi consegnati o dei costi del servizio», conclude Truzzi.

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Corriere Adriatico