Fidanzati trovati morti in casa, si pensa ad un duplice delitto. Poi la rivelazione choc dei medici

Aleasha Sullivan e Joshua Sandercock sono stati ritrovati cadaveri nel loro appartamento, ma due inchieste separate hanno rivelato le vere cause della morte

Fidanzati trentenni trovati morti in casa, si pensa ad un duplice delitto, poi la rivelazione choc dei medici
Aleasha e Joshua, 32 anni lei e 30 lui, sono stati trovati morti in casa loro, per cause naturali, nonostante la loro giovane età. Ma la duplice tragedia è stata del...

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Aleasha e Joshua, 32 anni lei e 30 lui, sono stati trovati morti in casa loro, per cause naturali, nonostante la loro giovane età. Ma la duplice tragedia è stata del tutto casuale, secondo gli inquirenti, anche se un caso molto raro. I corpi di Aleasha Sullivan e Joshua Sandercock sono stati trovati in un appartamento a Holcombe, in Inghilterra ma si è inizialmente ipotizzato una morte traumatica provocata da terze persone o intenzionalmente, un duplice suicidio. L'uomo, tra l'altro era stato accusato di aggressione domestica contro di lei.

 

 

Cadaveri in casa

 

A chiamare la polizia è stato un amico della donna che non sentiva e vedeva da diversi giorni. Quando gli investigatori sono entrati in casa, hanno rinvenuto il corpo di lei vicino alla porta ed al piano di sopra quello dell'uomo.

Le inchieste sulle due morti hanno stabilito che non fossero in alcun modo correlate, mentre nelle prime ore dal ritrovamento dei cadaveri, la polizia ha trattato l'appartamento come una potenziale scena del crimine fino a quando gli esami medici dei corpi hanno rivelato che entrambi erano morti per cause naturali in modo completamente indipendente l'uno dall'altro.

 

Scoperta choc

Indagini approfondite hanno rilevato che non vi erano circostanze sospette e nessun segno di intrusione da parte di persone esterne, di eventuali ladri o criminali entrati in casa. Secondo il medico legale la donna è morta per un coagulo di sangue nei suoi polmoni, forse legato al suo passato di tossicodipendenza, ma non c'erano segni di traumi sul suo corpo che suggerissero che fosse stata aggredita o fosse caduta dalle scale.

Un'inchiesta separata sulla morte di Sandercock ha confermato, invece, che la sua causa di morte sia stata la polmonite. Le cartelle cliniche hanno rivelato che aveva una storia di asma, abuso di alcol, abuso di sostanze tra cui cocaina e cannabis e problemi di salute mentale. In precedenza aveva subito overdose legate all'assunzione di droghe e aveva trascorso periodi di tempo in prigione.

 

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Corriere Adriatico