Fase 2 e vacanze estive. Ancora non sono state dettate le regole per le vacanze dell'estate 2020, ma alcune dinamiche sono facilmente intuibili come il distanziamento sociale....
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La prima rassicurazione sulle vacanze estive, dopo il decreto, è stata fatta a chi abita in prossimità del mare. Chi vive vicino a zone balneari potrà andare in spiaggia, così come chi abita in montagna potrà concedersi passeggiate nel verde. Sembra certo che le vacanze quest'anno dovranno essere vicino casa, probabilmente saranno consentiti solo gli spostamenti con mezzi privati, pochi treni e assolutamente vietati per turismo potrebbero essere i viaggi in aereo.
Tra le tante incognite della fase 2 resta l'interrogativo sulle seconde case. Non è ancora chiaro se chi possiede una casa al mare o in montagna, anche lontano dal luogo di residenza, potrà recarvisi per andare in vacanza. In linea di massima sembrano essere consentiti solo gli spostamenti all'interno della stessa Regione, ma non ci sono ancora precise regole a riguardo. L’ipotesi allo studio è quella di un bonus vacanze, ovvero un sostegno diretto che potrebbe essere rivolto alle persone con figli a carico e con un reddito medio-basso. Si sta valutando l'ipotesi di un buono che andrebbe speso in alberghi e strutture italiane, così come si parla di detrazione fiscale per le spese effettuate nel 2020 presso strutture turistiche per almeno 3 giorni con una cifra minima detraibile di 300 euro. Anche le aziende che lavorano nel settore potrebbero beneficiare di bonus per mettere in sicurezza gli ambienti nelle strutture.
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Come sarà però l'accesso alle spiagge? Anche su questo non ci sono certezze. Sicuramente dovranno essere garantite le distanze di sicurezza, bisognerà evitare assembramenti e si dovranno sanificare adeguatamente gli ambienti comuni nei vari stabilimenti. Pare però sia stata esclusa la presenza di plexiglass.
Un ultimo interrogativo riguarda i centri estivi. Il ministro Elena Bonetti ne ha sottolineato l'importanza e ha parlato di una possibile apertura, con el dovute misure di sicurezza, per i bambini di fasce di età che vanno dai 0 ai 6 anni, ma dagli esperti arriva il "no". I centri estivi possono essere paragonati, in quanto a pericolosità di contagio, alle scuole, quindi riaprirli, per infettivologi e virologhi, potrebbe essere azzardato. Altro punto mancante della fase 2. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico