Un ultrà della Lazio ucciso con un colpo di pistola alla testa nel parco degli Acquedotti a Roma. Un vero e proprio agguato. La vittima è Fabrizio...
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Diabolik, ultrà della Lazio ucciso. Tre settimane fa il matrimonio della figlia: «Papà mio. Che gli avete fatto?»
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Morto Diabolik: chi era l'ultrà laziale
L'ultrà è stato ucciso da distanza ravvicinata. Il proiettile lo ha ferito mortalmente alla testa. Piscitelli era molto noto nel mondo ultras e figura di riferimento degli Irriducibili.
L'omicidio in via Lemonia all'altezza del civico 273, in zona Cinecittà. Sul posto i poliziotti del commissariato Tuscolano.
Era seduto su una panchina forse per aspettare qualcuno. È quanto ricostruito finora dalla polizia. Il killer, che indossava una tuta da jogging, si è avvicinato alle sue spalle, era a volto coperto.
l'omaggio del mondo ultrà: «Le tue gesta in eterno»
Ad essere impegnati sull'omicidio anche i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia. In procura, a Roma, è stato aperto un fascicolo di indagine, al momento a carico di ignoti, coordinato dal pm di turno esterno e da quello della Dda.
Sul luogo dell'agguato il fratello di Diabolik, è arrivato correndo insieme a tanti amici e conoscenti in lacrime e in un silenzio surreale. I poliziotti della Squadra Mobile hanno transennato l'area del parco per dar modo ai colleghi della Scientifica di effettuare i rilievi. La salma di Piscitelli è stata portata all'istituto di medicina legale di Tor Vergata.
IL TESTIMONE
«L'ho visto scappare. È corso su questa via e ha girato lì. C'era uno che lo aspettava dietro la curva. Ma tanto 'ndò va? E pieno di telecamere, lo trovano. Me l'hanno garantito, lo trovano». Così all'Adnkronos un testimone dell'omicidio di Fabrizio Piscitelli. La polizia, che gli ha chiesto di andare a deporre, gli ha assicurato che prenderanno il killer di Diabolik. Le telecamere in via Lemonia, all'altezza del civico 256, hanno ripreso la sua fuga, sebbene abbia agito con il volto coperto, e l'assassino potrebbe avere le ore contate. Le immagini potrebbero risultare decisive.
CHI ERA
Fabrizio Piscitelli, noto come "Diabolik", è lo storico capo ultrà degli Irriducibili della Lazio finito in manette per narcotraffico. Ha accumulato nel corso degli anni un patrimonio di oltre due milioni di euro: automobili, immobili di lusso e partecipazioni societarie. Diabolik era finito sotto processo per un episodio di estorsione ai danni del presidente della Lazio Claudio Lotito, la tentata scalata alla società. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico