PONTELONGO - Un malore improvviso l'ha tradito. Aveva l'appuntamento con un amico per andare a fare la spesa. Da tempo non guidava più l'auto e per...
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LA DINAMICA
La vittima si chiamava Mattia Bettio e aveva 44 anni. Quando il suo amico è arrivato in auto sotto casa l'ha visto riverso a terra immobile e dopo un momento di comprensibile choc, ha subito chiamato i soccorritori. Sul posto in pochi minuti sono arrivati i sanitari del Suem 118, che per più minuti hanno tentato di rianimare Mattia Bettio. L'uomo non ha mai ripreso conoscenza. Alla fine i soccorritori non hanno potuto far altro che constatarne l'avvenuto decesso. Della vicenda sono stati messi al corrente ai carabinieri. La salma è stata trasportata in obitorio. Verrà sottoposta ad un'analisi esterna per fugare ogni dubbio sul decesso, prima di essere affidata alla famiglia per il funerale. I militari dell'Arma, comunque, hanno subito escluso la morte violenta. A scopo precauzionale è stata effettuata anche una perquisizione dell'abitazione, ma non è stato trovato alcun elemento investigativo di interesse. Con tutta probabilità il quarantaquattrenne è stato colpito da improvviso infarto che non gli ha dato scampo.
INVALIDITÀ
La vita di Mattia Bettio è stata funestata da due gravi episodi. Quando era giovanissimo a Bovolenta è rimasto coinvolto in una rissa tra amici ed è finito in ospedale in prognosi riservata a causa di un'importante trauma cranico. Una vicenda che l'ha segnato anche nel morale. Qualche anno fa, mentre in bicicletta stava andando a fare un giro, è stato investito da un'auto ed è rimasto invalido. da quel momento viveva con la pensione di invalidità. Aveva qualche amico fidato con il quale andava a fare la spesa e su cui poteva contare per gli spostamenti. Dipinto da tutti come una persona gentile, non amava parlare dei problemi del suo passato. Voleva a tutti i costi vivere la propria vita in maniera il più possibile normale nonostante i problemi di deambulazione. La notizia della sua morte ha lasciato nello strazio le sorelle Marta e Magda, i parenti e tutte le persone che nel corso degli anni ne hanno apprezzato le qualità. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico