Emanuela Orlandi, il fratello Pietro ascoltato in Vaticano: «E' la prima volta che accade»

E' la prima volta che Pietro Orlandi, insieme al suo legale, incontra un esponente della giustizia nella Città del Vaticano

Caso Orlandi, dopo Pasqua il fratello di Emanuela ascoltato in Vaticano: «E' la prima volta che accade»
Il Vaticano sembra aver acceso una luce sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana, che nell'estate del 1983 non fece più ritorno a casa. Dopo anni di...

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Il Vaticano sembra aver acceso una luce sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana, che nell'estate del 1983 non fece più ritorno a casa. Dopo anni di battaglie e richieste, Pietro Orlandi, il fratello dell'allora ragazzina, è stato convocato nella città vaticana, per incontrare il Promotore di Giustizia vaticano Alessandro Diddi, subito dopo le celebrazioni della Pasqua. A dare la notizia è l'avvocato della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, che commenta con soddisfazione la notizia, visto che « è la prima volta che siamo stati convocati", dice all'Ansa.

 

Chat e documenti

 

Pietro Orlandi porterà diverse documentazioni, a partire da quattro fogli di una chat, risalente ai primi anni del pontificato di Papa Francesco, in cui si parla del caso di Emanuela Orlandi. Tra gli interlocutori di questa chat ci sarebbe anche il cardinale Santos Abril y Castelló, arciprete emerito della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.

 

La pista inglese

«Porteremo anche la documentazione in cui si parla della permanenza di Emanuela in Inghilterra, è una documentazione che va analizzata, anche per capire se è attendibile», spiega l'avvocato, facendo riferimento alle notizie diffuse da Pietro Orlandi negli ultimi giorni, ovvero di un presunto trasferimento di sua sorella prima in Sardegna e poi in Inghilterra, che sarebbe stato documentato in un dossier di cui non si conosce l'attendibilità.

Vecchi testimoni

L'intenzione di Pietro Orlandi e del suo legale è di chiedere che vengano ascoltati alcuni testimoni dell'epoca, tra cui i cardinali Giovanni Battista Re, Leonardo Sandri, Stanislaw Dziwisz, che è stato il segretario storico di Giovanni Paolo II, e monsignor Georg Gaenswein, segretario di Benedetto XVI, oltre all'ex comandante della Gendarmeria Domenico Giani.  

 

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Corriere Adriatico