Elezioni in Abruzzo, Salvini: «Una croce sulla Lega e vinciamo!». Furia Pd: «Violato il silenzio»

Salvini viola il silenzio elettorale: «Una croce sulla Lega e vinciamo!». Rischia un anno di carcere
Oggi si vota in Abruzzo per le elezioni regionali, e la legge vorrebbe che politici e istituzioni non rilascino dichiarazioni: il silenzio elettorale è infatti sacro se le...

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Oggi si vota in Abruzzo per le elezioni regionali, e la legge vorrebbe che politici e istituzioni non rilascino dichiarazioni: il silenzio elettorale è infatti sacro se le urne sono aperte. Ma Matteo Salvini, leader della Lega e ministro dell’Interno, non è riuscito a rispettare questa regola e l’ha violata: su Twitter ha infatti rotto il silenzio elettorale e postato un video. «Io ce l’ho messa tutta, oggi tocca a voi: dalle 7 alle 23, bastano 5 minuti del vostro tempo. Una croce sul simbolo LEGA e vinciamo!»​.


 

Già all’alba, in un altro tweet, Salvini aveva esortato a votare Lega. Una scelta, quella di rompere il silenzio elettorale anche se sui social, che è stata criticata duramente da Nicola Zingaretti, Governatore del Lazio del Pd. «Oggi si vota in Abruzzo e il ministro degli Interni Salvini viola la legge elettorale facendo propaganda. Pensano al partito distruggendo l'Italia. L'arroganza e l'incapacità al potere. Iniziamo a mandarli a casa», ha scritto Zingaretti, candidato alle primarie democratiche.
COSA DICE LA LEGGE In tanti sui social hanno rimarcato questa scorrettezza da parte di Salvini, il cui ministero dovrebbe peraltro vigilare sulla regolarità delle consultazioni elettorali. Ma cosa dice la normativa? La legge n.130 del 1975 è abbastanza chiara (qui il testo della legge): «Nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per le elezioni» sono infatti vietate esplicitamente le esternazioni di propaganda a favore di una delle formazioni politiche in corsa. «Chiunque contravviene alle norme di cui al presente articolo è punito con la reclusione fino ad un anno e con la multa», recita l’ultimo comma dell’articolo 8. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico