Prende troppi antidolorifici per il mal di schiena, 42enne si uccide per errore

Prende troppi antidolorifici per il mal di schiena, 42enne si uccide per errore
Il mal di schiena non le dava tregua, così ha ingerito una quantità massiccia di antidolorifici che però le è stata fatale. Donna Spiby, 42enne...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il mal di schiena non le dava tregua, così ha ingerito una quantità massiccia di antidolorifici che però le è stata fatale. Donna Spiby, 42enne inglese, si è suicidata accidentalmente dopo aver assunto quattro diversi antidolorifici nel tentativo di far passare un forte dolore alla schiena che la tormentava da tempo.


Maria Momilia uccisa e gettata nel canale. Interrogato Andrea De Filippis, l'istruttore di arti marziali
Ponte crolla sopra i binari della ferrovia: il video del collasso mentre passa il treno




Secondo quanto riporta il Daily Mail, Donna aveva già ricevuto varie medicine dal suo medico di famiglia, ma ha deciso di acquisire anche il potente antidolorifico Subutex, una medicina a base di morfina molto forte. A trovarla senza vita è stato il marito, che era andato in camera a dormire, ma ha notato che qualcosa non andava e poco dopo si è reso conto che Donna era morta. I fatti sono accaduti lo scorso aprile ma in questi giorni sono stati divulgati i risultati dell'autopsia che hanno confermato che la 42enne  aveva nel sangue tracce di tramadolo, diazepam e morfina. Proprio quest'ultima sarebbe stata presente in dosi massicce, tanto da causarne il decesso.

L'uomo ha raccontato di essersi svegliato nel cuore della notte perché la moglie russava, così è sceso in cucina e si è preparato un tè. Quando è tornato in camera non l'ha più sentita russare: «Ho provato a svegliarla, ma non rispondeva, così ho chiamato i soccorsi», ha raccontato, ma era comunque troppo tardi. I familiari hanno detto che da qualche giorno la donna era stordita dai farmaci che prendeva, lei stessa aveva confermato che non riusciva a distinguere i momenti di sonno da quelli in cui era sveglia.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico