Vincenza, uccisa a Terzigno: arrestato l'ex compagno. Era davanti a una scuola

Vincenza, uccisa a Terzigno: arrestato l'ex compagno. Era davanti a una scuola
NAPOLI - E' stato arrestato all'alba, a Poggiomarino (Napoli), dai Carabinieri di Torre Annunziata (Napoli), il presunto assassino di Vincenza Avino, la donna di 35 anni,...

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NAPOLI - E' stato arrestato all'alba, a Poggiomarino (Napoli), dai Carabinieri di Torre Annunziata (Napoli), il presunto assassino di Vincenza Avino, la donna di 35 anni, uccisa ieri sera a Terzigno con colpi di arma da fuoco sparati da un'auto in corsa.


Si tratta - si apprende dai Carabinieri - di Nunzio Annunziata, un suo ex compagno. Indagini, ricerche e battute per individuare e bloccare il presunto assassino sono durate tutta la notte.







Nunzio Annunziata era fermo con la sua auto davanti a una scuola di Poggiomarino: è lì che lo hanno trovato i carabinieri poco prima delle 6 di questa mattina, dopo una notte di ricerche.



Ieri Vincenza è stata seguita in auto dall’ex, quando è scesa dall’auto lui ha sparato all’impazzata. Enza è stramazzata al suolo. Poi è morta in ospedale. Nunzio è scappato, con la borsa e il telefonino della donna. Poi ha iniziato a minacciare i parenti: «Ammazzo anche voi». L’uomo era stato denunciato più volte.



La telefonata di pochi secondi è arrivata poco dopo il raid omicida sul cellulare di Francesco, il fratello di Vincenza Avino, 35 anni, trucidata dall’ex compagno con una scarica di proiettili. «Il prossimo sei tu...». La furia assassina e l’incubo che continua. «Pensate, non è bastato denunciarlo per fermare l’assassino», si sfoga il fratello minore della giovane uccisa. Una frase che condensa tutto l’odio, il rancore, l’astio che hanno armato la mano di Nunzio Annunziata. Una macabra telefonata, arrivata dal cellulare di Vincenza.



"Quando ho sentito squillare il telefono – racconta Francesco, il più piccolo di casa Avino – ed ho visto il nome di mia sorella apparire sul display, ho pensato si fosse risvegliata e mi stesse chiamando dall’obitorio. Invece era lui".



E il delitto di Terzigno allunga la lista nera: la Campania per il secondo anno consecutivo, si attesta ai vertici per numero di reati contro le donne. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico