«Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male». Questa frase di Edoardo De Filippo racchiude tutto il concetto della superstizione stessa e...
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«Un giorno ho comprato un vestito bellissimo, era costoso, ho aspettato che il prezzo fosse più basso. Tornata a casa l’ho fatto vedere a lui, ha detto che sarebbe stato perfetto per me. Il giorno dopo l’ho indossato e si è praticamente rotto in più parti, in maniera stranissima, tanto da doverlo buttare. Ma questi sono solo piccoli esempi». Layla oggi ha chiesto il divorzio e nelle motivazioni ha allegato tutti quegli strani incidenti. «Non avrei mai pensato di arrivare a questo, ma continuare così sarebbe stato peggio». Un susseguirsi di episodi che ha portato la donna ormai spaventata a prendere questa decisione «quando ci siamo fidanzati qualcuno mi aveva messo in guardia, ma io ho pesato che fosse solo l’ignoranza a farli parlare...e invece non era così».
La storia di Layla e del marito ricorda il famoso film “Per sfortuna che ci sei” del regista Nicolas Cuche. In questo caso anche Julien Monnier ha un serio problema. L’uomo è uno stimato psicologo familiare, ma non riesce a tenersi stretta una donna per più di due settimane poiché tutte coloro che lo frequentano iniziano a subire strani incidenti. Julien porta sfortuna alle donne con cui esce e la situazione si perpetuerà finché il giovane non troverà la sua anima gemella. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico