Cimitero abusivo per auto: maxi discarica sequestrata a Perugia dalla Guardia di Finanza

Cimitero abusivo per auto: maxi discarica sequestrata a Perugia dalla Guardia di Finanza
PERUGIA  - I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia, in sinergia con i finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia e personale...

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PERUGIA  - I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia, in sinergia con i finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia e personale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), hanno individuato e sottoposto a sequestro, in una zona periferica della città di Perugia, un'area di 650 metri quadrati e 78 carcasse di autovetture. Nel dettaglio, si tratta di una porzione di terreno, all’interno di un sito adibito ad autofficina e stoccaggio di veicoli, di fatto utilizzata come discarica “abusiva”.

Rifuti pericolosi

L’attività di servizio trae origine dall’acquisizione di elementi informativi nell’ambito dell’azione ordinaria di controllo economico del territorio condotta dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Perugia. Gli sviluppi investigativi, corroborati anche dalle risultanze dei sorvoli operativi effettuati dagli elicotteri in dotazione al Reparto di volo del Corpo, hanno consentito di verificare il pessimo stato di conservazione dei mezzi custoditi, accatastati in modo diffuso sul terreno.All’esito dell’accesso effettuato, unitamente a personale specializzato dell’ARPA, è stata rilevata la presenza di carcasse di autovetture, di parti meccaniche e di carrozzeria, oltre che di filtri di olio motore e batterie fuori uso.Il materiale, classificato come “rifiuto pericoloso”, era disposto direttamente sul terreno, senza alcuno strato protettivo di cemento e, quindi, potenzialmente capace di infiltrarsi nel sottosuolo e produrre effetti inquinanti.

Esercizio abusivo

I titolari delle due imprese insistenti sull’area sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Perugia per i reati previsti dal “Codice dell’Ambiente”, per avere esercitato abusivamente le attività di gestione dei rifiuti e di autodemolizione nonché per aver inquinato le acque reflue sottostanti. L’intera area, unitamente alle autovetture e ai materiali rinvenuti, sono stati sottoposti a sequestro preventivo. Nei giorni scorsi, il giudice per le indagini preliminari, su richiesta del pubblico ministero, ha emesso decreto di convalida del sequestro eseguito d’urgenza dai finanzieri.

 

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Corriere Adriatico