«Devo fare pipì» e chiede di andare in bagno: detenuto evade dalla cella di sicurezza

Il giovane è riuscito a fuggire e a far perdere le sue tracce, nonostante una ferita ad una gamba

«Devo fare pipì» e chiede di andare in bagno: detenuto evade dalla cella di sicurezza
Era stato fermato dagli agenti durante un controllo e sembrava essersi rassegnato. Ma dopo aver trascorso alcune ore in una cella di sicurezza, con la banale scusa di dover...

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Era stato fermato dagli agenti durante un controllo e sembrava essersi rassegnato. Ma dopo aver trascorso alcune ore in una cella di sicurezza, con la banale scusa di dover andare in bagno è fuggito, facendo perdere le sue tracce. È quanto accaduto a un ragazzo di 16 anni, fermato vdenerdì 3 febbraio dalla polizia di Padova, che è riuscito a evadere il giorno dopo l'arresto.

 

Volto noto

 

 

 

Il 16enne, nonostante la giovane età, è già un volto noto alla giustizia per piccoli precedenti. E nell'ultimo caso era stato bloccato durante dei normali controlli in strada e portato in carcere, in attesa di essere trasferito in una struttura per minori a Roma. Ma dopo poche ore l'improvvisa evasione, messa in atto nella notte tra sabato 4 e domenica 5 febbraio. Non è dato sapere se la sua fuga fosse premeditata o frutto dell'occasione presentatasi. 

 

«Devo fare pipì»

 

Il giovane avrebbe riferito di dover andare alla toilette per fare pipì ma, approfittando del momento, poco dopo è riuscito tranquillamente a percorrere il corridoio e a scappare da una delle porte del comando. Quando gli agenti si sono resi conto che non era più in bagno, è scattato l'allarme, ma ormai era troppo tardi. Nonostante le immediate ricerche nei dintorni, infatti, il giovane è riuscito a far perdere le proprie tracce. Da quanto si è appreso, al momento della fuga dalla cella di sicurezza era vestito con un maglione verde, un paio di pantaloni grigi e non aveva nemmeno le scarpe, inoltre ha una ferita ad una gamba frutto di un recente incidente. L'ipotesi più accreditata, quindi, è che avesse un complice all'esterno che lo stava aspettando. 

 

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Corriere Adriatico