Tra i beneficiari del bonus di 600 euro (poi alzato a mille) previsto dai decreti del Governo durante la pandemia di coronavirus, ci sarebbero anche alcuni parlamentari. Ne scrive...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE: Coronavirus, nelle Marche di nuovo in aumento i positivi: sono 16. Nessun provincia è Covid-free /La mappa del contagio in tempo reale
Evidentemente, evidenzia il quotidiano, non bastavano gli oltre 12mila euro di stipendio netto al mese, né privilegi e benefit, né si sono preoccupati se fosse opportuno chiedere quel bonus in barba a chi ne aveva davvero bisogno. D’altronde a norma di legge tutti avevano diritto di richiedere il bonus, anche se gli stessi Conte e Gualtieri avevano chiesto agli italiani di avere buon senso, e di non richiederli se non in caso di effettiva necessità.
LEGGI ANCHE: Casalinghe, arriva il bonus: «Corsi per potenziarsi». Stanziati 3 milioni per il 2020
Oltre ai cinque deputati, scrive Repubblica, tra i beneficiari ci sarebbe stato anche un noto conduttore televisivo, di cui però non si fa il nome. Ad accorgersi di quanto accaduto è stata la Direzione centrale Antifrode, Anticorruzione e Trasparenza dell’Inps, anche se a onor del vero da parte dei parlamentari non c’è stata alcuna violazione di legge. Quel che è certo però è che quegli 11mila euro (2200 euro a testa per cinque, i bonus da 600 euro di marzo e aprile e quello da 1000 di maggio) potevano tornare utili a qualcun altro.
DI MAIO: VERGOGNOSO «Oggi La Repubblica parla di 5 parlamentari, di 5 poveri furbetti che durante la pandemia hanno avuto il coraggio di avanzare richiesta allo Stato per avere il bonus di 600 euro riservato ai lavoratori autonomi e alle partite Iva in difficoltà. Evidentemente non gli bastavano i quasi 13mila euro netti di stipendio al mese, non gli bastavano tutti i benefit e privilegi di cui già godono. È vergognoso. È davvero indecente», ha commentato su Facebook Luigi Di Maio.
«Questa pandemia - rimarca il ministro degli Esteri ed esponente del M5S - ha fatto danni economici senza precedenti. Ci sono state persone che hanno perso il lavoro, aziende che hanno visto il proprio fatturato scendere in maniera drastica, attività che hanno chiuso senza più riaprire. E questi 5 personaggi invece di rispondere al popolo che li ha eletti hanno ben pensato di approfittarne».
«I nomi di queste 5 persone sono coperti dalla legge sulla privacy. Bene, siano loro allora ad avere il coraggio di uscire allo scoperto. Chiedano scusa agli italiani, restituiscano i soldi e si dimettano, se in corpo gli è rimasto ancora un briciolo di pudore. Non importa di quale forza politica siano espressione. Mi auguro che anche le altre forze politiche la vedano come noi», conclude Di Maio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico