State attenti a cuffie e auricolari Ecco come gli hacker vi spiano

State attenti a cuffie e auricolari Ecco come gli hacker vi spiano
ROMA - Si tratta di uno studio di fattibilità, ma nasconde in sé una minaccia molto concreta, quantomeno tecnicamente realizzabile. Un gruppo di ricercatori...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA - Si tratta di uno studio di fattibilità, ma nasconde in sé una minaccia molto concreta, quantomeno tecnicamente realizzabile. Un gruppo di ricercatori dell’università israeliana Ben Gurion ha trasformato un paio di cuffie Sennheiser lasciate collegate a un personal computer in microfoni, in grado di registrare conversazioni fino a 6 metri di distanza.  


 Perciò, fate attenzione quando collegate cuffie e auricolari al computer: qualche hacker potrebbe usarli per spiarvi, persino se avete rimosso o disabilitato il microfono interno dei vostri dispositivi. Lo ha rivelato una ricerca dell'Università israeliana Ben Gurion del Negev, che ha sviluppato un malware ad hoc denominato «Speake(a)r».

Che cuffie e auricolari possono essere trasformati in microfoni era già noto. I ricercatori hanno dimostrato che fino a una distanza di sei metri il risultato che si ottiene è ottimo, ma sono andati oltre. «Speake(a)r» sfrutta una funzionalità poco nota del codec di RealTek (azienda taiwanese leader nel comparto audio su molte schede madri), che permette di ri-configurare il canale output (ascolto) dei computer in un canale input (microfono). Il malware può registrare l'audio persino nel caso in cui le cuffie siano connesse a un attacco che prevede soltanto l’output e anche se il computer non ha in dotazione una presa per il microfono. L'hacker potrà poi comprimere la registrazione e inviarla a un server remoto.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico