Cuccioli annegati nel fiume, test del dna per risalire al colpevole /Foto

Cuccioli annegati nel fiume, test del dna per individuare il colpevole
TORINO - Avevano poco più di due settimane di vita ed erano troppo piccoli per risalire le acque del rio Valleri, nei pressi di Chieri (Torino), dove erano stati...

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TORINO - Avevano poco più di due settimane di vita ed erano troppo piccoli per risalire le acque del rio Valleri, nei pressi di Chieri (Torino), dove erano stati probabilmente gettati ancora vivi. Le immagini dei sette cuccioli meticci, diffuse dagli animalisti dell'Enpa, sono agghiaccianti.


Il rinvenimento risale a nove giorni fa ma, come riporta l'Agi, il responsabile potrebbe essere individuato grazie al test del dna. Le indagini si sono concentrate sui contadini della zona e uno di loro ha una cagna che ha partorito da poco, insieme a due cuccioli. Dal momento che la violenza sugli animali è un reato penale, i volontari dell'Enpa sono andati a sequestrare la cagna al contadino, che non ha opposto resistenza.
 

«Era legata molto stretta e non aveva neanche la ciotola dell'acqua» - spiega Alessia Pirruccio dell'Enpa di Chieri - «Stiamo collaborando con i carabinieri e abbiamo ancora in obitorio i corpi dei poveri cagnolini, abbiamo chiesto il confronto del dna per stabilire se effettivamente quel contadino sia colpevole». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico