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Crociera da incubo. Turisti e membri dello staff erano positivi al covid-19: 800 su 4.600 totali. L'operatore Princess Cruises ha affermato che i pazienti affetti da virus erano isolati e che ogni passeggero era stato sottoposto a un test rapido nelle 24 ore prima dell'arrivo a Sidney. La nave da crociera «Grand Princess» ha effettuato un viaggio di andata e ritorno di 18 giorni da Adelaide al Queensland.
Fantasmi del passato
L'attracco della nave ha riportato alla mente l'arrivo a Sydney della Ruby Princess nel marzo 2020 - all'inizio della pandemia australiana - dove ci furono 28 morti e oltre 600 infezioni. La vicenda portò a una commissione d'inchiesta del governo e a una azione collettiva contro l'operatore .
«Stanno tutti bene»
Il premier dell'Australia meridoniale, Peter Malinauskas, ha affermato che le persone a bordo che necessitavano di cure urgenti sono, quasi tutte, trasportate nelle strutture ospedaliere.
Marguerite Fitzgerald, presidente della società madre della Majestic Princess, Carnival Australia, ha affermato che tutti i casi erano asintomatici o lievemente sintomatici e che le persone erano stata avvertite di stare lontano dai luoghi pubblici, come riporta il Guardian.
Di chi è la responsabilità?
Il sistema nazionale sanitario del Paese afferma che spetta all'operatore della nave da crociera gestire i focolai a bordo e in questa fase sembra che ci siano pochissimi casi a bordo. «Come per tutte le crociere, gli operatori sono responsabili di mettere in atto processi per gestire le epidemie di malattie trasmissibili», si legge nella nota.
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Corriere Adriatico