«Stiamo cercando di evitare il peggio e credo che queste misure siano importanti». Lo ha detto Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell'Oms, a DiMartedì...
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In caso di peggioramento della situazione scuole e università chiuse? «Mi auguro di no», ha risposto il componente del comitato tecnico scientifico che lavora al fianco del governo. «Siamo in una fase di concentrazione di cluster, al momento li individuiamo, li sappiamo trovare», ha aggiunto.
Rispetto ad aprile «la curva cresce e cresce la casistica che prevede il ricovero, ma è cambiata la risposta clinica. Abbiamo farmaci che sappiamo usare, inoltre l'età mediana che vediamo comunque crescere è inferiore a quel periodo». «Il rischio è che i giovani tornando a casa diventino veicoli inconsapevoli di contagio. Spero che in casa gli anziani, soprattutto i nonni, riescano a proteggersi con la mascherina», ha spiegato Guerra.
«Questa malattia è iniziata colpendo i polmoni in maniera seria, ma ora abbiamo capito che può colpire ovunque l'organismo dove esiste una debolezza, è una malattia da non trascurare. Le conseguenze sono pericolose, nelle autopsie vediamo cicatrici anche nei cuori e nei fegati», ha sottolineato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico