Covid Abruzzo, Alberto muore a 41 anni. Esposto in procura: «Stava bene, mandava messaggi fino a due ore prima»

Covid, Alberto muore a 41 anni. Esposto in procura: «Stava bene, mandava messaggi agli amici fino a due ore prima del decesso»
Un calvario durato due settimane, terminato con la peggiore delle notizie che potesse arrivare a Tagliacozzo: Alberto Valentini, 41 anni, ambulante, è morto...

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Un calvario durato due settimane, terminato con la peggiore delle notizie che potesse arrivare a Tagliacozzo: Alberto Valentini, 41 anni, ambulante, è morto venerdì per coronavirus all’ospedale di Avezzano. Ora i familiari, assistiti dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, del foro di Avezzano, hanno inviato un esposto alla procura di Avezzano e chiedono che venga effettuato sulla salma l’esame autoptico. Mercoledì era morto, sempre per Covid, il papà Giovanni di 73 anni, che si trovava ricoverato in ospedale, all'Aquila. Il figlio aveva scoperto di essere positivo al Covid-19 dopo un test rapido fatto a causa di un malessere generale.

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Nell’esposto inviato alla magistratura i legali di fiducia raccontano l’evoluzione della malattia: «Il 9 marzo Alberto è stato ricoverato all’ospedale di Avezzano per affetto da coronavirus - precisa l’avvocato Motta - non aveva patologie ed era un vero sportivo. Le sue condizioni, fino al 16 aprile, sono state sempre buone. Durante la sua permanenza in nosocomio effettuava chiamate con il suo cellulare e mandava messaggi agli amici e questo fino a due ore prima della sua morte». Nell’esposto si chiede tra l’altro di acquisire le cartelle cliniche e di accertare se ci siano state omissioni o errori da parte dei sanitari.

 

Queste le parole del sindaco Vincenzo Giovagnorio: «Alberto era una persona riservata e buona, sportiva e amante della natura. La notizia della sua improssiva morte ha scosso l’intera comunità. Il papà Giovanni, mancato qualche ora fa, e la mamma Nunziatina, mancata qualche anno fa, l’hanno chiamato a sé, evidentemente gli uni non potevano vedersi divisi da lui e lui non poteva restare senza di loro. Nella tragedia umana di una famiglia dissipata dal Covid e dal male, consideriamo il ricongiungimento in Cielo di queste tre belle persone, da tutti qui a Tagliacozzo, conosciute, stimate e ben volute. Il Signore della Vita li tenga stretti nell’abbraccio della pace», conclude il primo cittadino. 

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Corriere Adriatico