CATANIA - È stato condannato a 14 anni di reclusione e a pagare una provvisionale di 10 mila euro ciascuno alla decine di parti civili padre Pio Guidolin per violenza...
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Secondo l'accusa il sacerdote, arrestato il 1 dicembre del 2017 avrebbe cosparso dei 14enni di olio santo prelevato dai locali della sua chiesa, una parrocchia del popoloso Villaggio Sant'Agata, ammantando i suoi gesti di una valenza spirituale e proponendoli come 'atti purificatorì in grado di lenire le loro sofferenze interiori. Uno dei ragazzini abusati avrebbe tentato il suicidio perché stanco di subire e da questo drammatico gesto sarebbero partite le indagini.
Sono dieci le parti civili presenti nel processo. Dalle indagini dei carabinieri, coordinate dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall'aggiunto Marisa Scavo e dal sostituto Laura Garufi, è emerso che anche qualche genitori della parrocchia lo ha protetto, come il padre di un ragazzino vittima degli abusi che dopo essere stato sentito dai carabinieri avvisa il sacerdote: «attento che stanno indagando su di te...», non sapendo che il loro colloquio era 'ascoltatò da militari dell'Arma.
L'uomo è indagato per favoreggiamento personale. Durante l'inchiesta padre Pio Guidolin era stato mandato a Bronte, paese alle pendici dell'Etna, privo di funzioni, dalla Curia Arcivescovile, che come provvedimento cautelare lo aveva allontanato dalla sua parrocchia di Catania. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico