Teramo, invalida tenta in suicidio davanti al Comune: non riesco a pagare le bollette

Teramo, invalida tenta in suicidio davanti al Comune: non riesco a pagare le bollette
La disperazione causata dai costi elevati delle bollette da pagare per due appartamenti, dovuti a maggiorazioni dettate dalle normative in vigore, che le sono apparsi...

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La disperazione causata dai costi elevati delle bollette da pagare per due appartamenti, dovuti a maggiorazioni dettate dalle normative in vigore, che le sono apparsi «irrazionali e ingiusti». Una donna invalida, 48 anni, proprio perchè non ce la fa a gestire la situazione di difficoltà in cui versa, si è tagliata le vene, come gesto estremo, davanti al municipio di Corropoli, in provincia di Teramo alla presenza del primo cittadino e di altri dipendenti dell’ente vibratiano. Per fortuna la donna, che vive con una pensione minima di invalidità (400 euro), si è salvata: la lametta con cui ha cercato di tagliarsi i polsi non è penetrata in profondità e ha riportato tagli con escoriazioni. ma ha perso molto sangue.


La donna deve far fronte al pagamento di bollette doppie, con maggiorazioni per due appartamenti. Il primo, dove viveva una sorella, ad Accattapane, è risultato non agibile dopo un sopralluogo. Il Comune di Corropoli ha quindi sistemato l’invalida in via provvisoria nella zona del Bivio, nei pressi di una rotatoria e di alcuni locali de “Il Globo”. «La sistemazione è provvisoria - ha detto il sindaco, Dantino Vallese - perchè così ci impone la legge. Fin qui non siamo riusciti ad aggirare questo vincolo, ma non dispero di trovare una soluzione soddisfacente per lei. Purtroppo ha ragione sul fatto delle bollette maggiorate. Avendo la residenza in un posto e il domicilio in un altro, scattano purtroppo le maggiorazioni».

Con bollette doppie rispetto a prima la situazione per la 48enne era diventata insostenibile. «Se non interviene il Comune - aveva detto qualche giorno fa la donna di Corropoli - la faccio finita. Come faccio a vivere se mi sono arrivate nel mese scorso bollette di 800 euro quando io ne percepisco 400 mensili?». Ieri l'atto estremo che ha scosso la cittadina. 


Disperata è anche la madre della donna. «Mia figlia - dice- sta rischiando la vita. E, tra l’altro, proprio ieri ha perso il marsupio con dentro documenti come la tessera sanitaria. Aiutateci». Inutile dire che la vicenda sta commuovendo in tanti nella cittadina.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico