VENEZIA - «Coronavirus, Io penso che l'ordinanza debba essere revocata». Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, riferendosi all'ordinanza Ministero...
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«Oggi in Veneto - ha aggiunto Zaia - abbiamo un incremento dei contagiati che è minimale, una decina di casi in più, di cui più della metà asintomatici e gli altri non sono gravi». Per Zaia «non c'è quindi questo picco esponenziale che giustifichi» il mantenimento delle misure previste nell'ordinanza in vigore fino all'1 marzo. «Spero che a livello nazionale si decida di revocare quel minimo di ordinanze che è stato fatto» ha proseguito Zaia. «Si tratta - ha concluso - di una pandemia mediatica che vive sui social. E ricordo che in Veneto nessuna attività commerciale è stata bloccata. Il Veneto non è bloccato».
«Da lunedì 2 marzo conto di riaprire le scuole, e riprendere l'attività. D'altra parte, noi non abbiamo fatto alcun coprifuoco: le imprese hanno continuato a lavorare regolarmente». Lo ha sottolineato il presidente del Veneto, Luca Zaia oggi 27 febbraio nel corso di una pausa dei lavori della task force riunita alla sede della protezione Civile di Marghera. Perchè ha spiegato «ad oggi abbiamo avuto 98 casi, la gran parte asitontomatici, con pochi casi in più rispetto a ieri, quindi siamo molto fiduciosi, la visione è positiva». Il problema, secondo il governatore del Veneto, «È la pandemia mediatica che si è scatenata: voglio ricordare che subito dopo i primi casi registrati in regione venerdì scorso, su tutte le testate internazionali si leggeva 'coronavirus in Venetò. E questa 'pandemia mediaticà a livello internazionale avrà conseguenze negative non solo da noi». Infine, il presidente del Veneto è tornato a sottolineare che: «Da parte nostra non c'è stata alcuna sovrastima. I dati sono stati tutti validati dall'Oms e dall'Iss».
Anche in Friuli Venezia Giulia il governo regionale fa sapere di essere pronto a riaprire le scuole da lunedì 2 marzo. D'altronde in Friuli Venezia Giulia non sono stati riscontrati casi di positività al coronavirus. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico