L'epidemia sta scemando e il coronavirus avrà la stessa forza di un raffreddore. A fare queste previsioni è il virologo Massimo Clementi, direttore del...
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«Il profilo clinico del virus è mutato. All'inizio dell'epidemia arrivavano 100 persone in pronto soccorso, la maggioranza delle quali bisognose della terapia intensiva, e ora non arrivano più». Il medico spiega che in questi mesi sono stati identificati fattori di rischio e introdotte terapie efficaci: «Noi conosciamo altri 6 coronavirus, e di questi, 4 ci infettano da sempre. Tutto questo per dire che questo coronavirus potrebbe nel tempo se continua così, modificare il suo rischio clinico sia adattarsi all'ospite, come stiamo studiando in questo momento». Tradotto significa che il virus potrebbe diventare sempre meno aggressivo e mortale. Ovviamente è una teoria che va verificata, per ora resta sempre un virus temuto e per il quale è bene non abbassare la guardia, anche se l'opinione dell'esperto sembra essere piuttosto ottimistica.
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Una cosa molto simile è stata sostenuta, sempre su La7, sempre nella giornata di giovedì, da Giuseppe Remuzzi, Direttore Istituto Mario Negri. Ospite di Corrado Forgmigli il dottore ha sostenuto anche lui che la malattia si sta modificando, e che - potrebbe accadere - che il virus sia diventato meno insidioso addirittura prima dell'arrivo del vaccino.
«Probabilmente quando arriverà il vaccino non ci sarà più; io vedo questi malati che non sono più quelli di prima, non è una cosa piccola è una cosa grande. Stiamo facendo degli studi e non troviamo più i malati per fare questi studi» Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico