Con l'apertura dei cinema, dei teatri e delle discoteche prevista per il 15 giugno l'Italia può dire di essere finalmente ripartita. Il lockdown è alle...
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Tornano anche i matrimoni e anche il buffet, ma solo con camerieri a servire. Con la mascherina, con il distanziamento e il gel. E il rispetto per lavoratori e cittadini. Bentornata Italia.
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Lettini e sdraio, distanza di un metro e mezzo
Un’estate in spiaggia distanziati e attenti all’igiene. Termoscanner all’ingresso e stop a persone con temperatura sopra i 37,5, personale con protezioni e gel all’ingresso. Gli stabilimenti devono preferire la prenotazione e garantire una superficie di almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone per evitare assembramenti. Lettini e sdraio ad almeno 1,5 metri di distanza se posti fuori dall’ombrellone e disinfettati ad ogni cambio cliente. Sì a sport acquatici individuali (nuoto, canoa, surf...) e racchettoni, no al beach volley e discipline di gruppo.
Al chiuso 200 persone all’aperto massimo 1000
Dal 15 giugno si torna nelle sale cinematografiche e nei teatri. I clienti sono invitati a prenotare per aiutare i gestori nella gestione degli ingressi ed evitare assembramenti sia fuori che dentro il cinema. Riorganizzate le sedute con distanze di un metro tra gli spettatori sia lateralmente che frontalmente (ma non per i nuclei familiari o conviventi). Mascherine per tutti durante l’intera durata del film. Massimo duecento persone al chiuso, mille all’aperto. L’utilizzo di pannelli in plexiglass potrebbe autorizzare a una riduzione degli spazi interpersonali nelle sale.
Meglio i ticket online, capienza diminuita
Parchi giochi, luna park, acquatici o zoo. Il paradiso dei bambini che riapre tra le difficoltà nel garantire anche per loro distanziamento e norme. Mascherine per i più grandi e per genitori e adulti. Preferibili prenotazioni e ticket online oltre a possibili aperture anticipate delle biglietterie ed una diminuzione della capienza massima per garantire un minore affollamento.
Matrimoni con liste fisse e buffet “blindati”
Per matrimoni, riti religiosi e feste, fondamentale resta il distanziamento. In particolare per le nozze gli sposi dovranno mantenere per 14 giorni a disposizione l’elenco invitati. È possibile organizzare il buffet ma con personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto. Privilegiare spazi esterni e i tavoli devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli ospiti, salvo familiari o conviventi.
Apparecchiature igienizzate Obbligo di lavaggio delle mani
Riorganizzare gli spazi e la dislocazione delle apparecchiature per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra i clienti. Viene prescritto poi l’obbligo di lavaggio delle mani con il gel all’ingresso per tutti. Dopo l’utilizzo da parte di ogni singola persone è necessario assicurare pulizia e disinfezione delle superfici dei giochi a contatto con le mani. Vietati tutti quei tipi di gioco che prevedono invece un contatto ravvicinato tra le persone.
No a “lenti”, abbracci e bevande al banco
È il tema più delicato delle linee guida e più a rischio assembramento. I gestori dovranno predisporre un numero massimo di ingressi calcolando gli spazi in base alle distanze a disposizione rapportandole al numero di clienti e poi utilizzare il contapersone: necessario mantenere un metro di distanza nel locale e due sulla pista da ballo che è permessa solo all’aperto ma non in coppia (dimentichiamoci il liscio e i lenti romantici). No alle bevande consumate al banco. E i guardaroba? Gli indumenti andranno rinchiusi in appositi sacchetti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico