La paura di tornare in isolamento, il timore di risultare positivi, la reticenza a rispondere a numeri sconosciuti. Sono solo alcuni dei motivi che stanno frenando l'indagine...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Coronavirus, un solo nuovo positivo nelle Marche su più di 600 tamponi/ Il contagio nelle regioni in tempo reale
Coronavirus, dalle Marche 200 milioni a fondo perduto per famiglie e imprese/ Come fare domanda
Sui 150mila previsti su un campione sorteggiato dall'Istat meno di trentamila cittadini avrebbero già effettuato i test sierologici. Secondo il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri ci sarebbero altre 41mila persone pronte a farlo nei prossimi giorni con la prenotazione già accettata. Un numero ancora troppo basso rispetto alla previsione con il paradosso tra la volontà di tanti (molti non sorteggiati) di effettuarlo e la scelta di altri di rifiutare.
Il timore di essere costretto all'isolamento in caso di positività in attesa del tampone successivo starebbe infatti spingendo verso il no le risposte alle telefonate della Croce Rossa. La scelta resta volontaria, rendersi disponibili per il bene del Paese dovrebbe però rappresentare un dovere da cittadini.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico