Coronavirus, gente in fila per slot e 'gratta e vinci': i sindaci sospendono il gioco nelle tabaccherie

Coronavirus, gente in fila per slot e 'gratta e vinci': i sindaci sospendono il gioco nelle tabaccherie
Continuano le polemiche sull'apertura dei tabaccai ai tempi del Coronavirus. Questo tipo di esercizio commerciale non figura tra quelli chiusi dall'ultimo decreto della...

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Continuano le polemiche sull'apertura dei tabaccai ai tempi del Coronavirus. Questo tipo di esercizio commerciale non figura tra quelli chiusi dall'ultimo decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. Tanto è bastato a creare file di ludopatici pronti a giocare e a scommettere contravvenendo a tutte i divieti di assembramento. A conferma che ci sono ancora molte persone che continuano a uscire tranquillamente. E il vizio del gioco sicuramente non aiuta a rispettare le regole. 


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E se il governo non impone divieti, ci pensano le autorità locali a emanare provvedimenti in tal senso, soprattutto nei luoghi più colpiti dall'emergenza. «Diversi tabaccai - ha commentato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori sui suoi canali social - ci hanno segnalato che tante persone (soprattutto anziane), nonostante i pressanti inviti a non muoversi di casa, si presentano regolarmente nei loro negozi per acquistare i famosi “grattini”,( ovvero i Gratta e Vinci e simili), o per giocare alle slot o al 10eLotto. Non è per questi “articoli” che il Decreto della Presidenza del Consiglio consente alle tabaccherie di restare aperte in queste settimane».




«Ho quindi firmato, pochi minuti fa, - aggiunge - un’ordinanza che prescrive la sospensione immediata di tutte le tipologie di gioco nelle tabaccherie. Rimanete a casa, vi ripeto, e se in queste settimane doveste perdere l’abitudine a buttare soldi nel gioco d’azzardo...t anto meglio!».

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Corriere Adriatico