Il verbale segreto del Cts: «Il 10 marzo disse sì al lockdown totale in tutta Italia»

Il verbale segreto del Cts: «Il 10 marzo disse sì al lockdown totale in tutta Italia»
Se lo scorso 7 marzo il Comitato tecnico scientifico aveva proposto di contenere il lockdown al Nord, o meglio alla Lombardia e ad altre province più colpite dai contagi di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Se lo scorso 7 marzo il Comitato tecnico scientifico aveva proposto di contenere il lockdown al Nord, o meglio alla Lombardia e ad altre province più colpite dai contagi di Covid-19, pochi giorni dopo gli esperti diedero invece parere positivo alla chiusura totale dell’Italia. È emerso da un verbale ancora non pubblico stilato dal Cts e risalente al 10 marzo, quando il Governo aveva già deciso il lockdown totale con il decreto #iorestoacasa.


LEGGI ANCHE: Giuseppe Conte: «Il vaccino sul coronavirus? Non penso debba essere obbligatorio»

Ne parla oggi il Corriere della Sera, secondo cui il verbale del 10 contiene la relazione dell’Iss che parla dell’esplosione del numero dei contagi: ora sta a Palazzo Chigi decidere se eliminare il vincolo di riservatezza e renderlo di fatto pubblico. In quei giorni la situazione cambiava rapidamente da un giorno all’altro: il 3 marzo si chiede di chiudere i comuni della Val Seriana, il 7 si suggerisce il lockdown in Lombardia, il 10 (dopo che Conte aveva già deciso per la chiusura) si approva la scelta dell’esecutivo.


Nel documento gli esperti dicono di aver ricevuto i dati epidemiologici aggiornati dall’Iss, e sottolineano di dover «rallentare la diffusione per diminuire l’impatto assistenziale sul SSN». In riferimento poi alla chiusura totale, si legge, «le misure adottate sono coerenti con il quadro epidemiologico configuratosi. Inoltre potrebbero venirsi a creare situazioni locali in cui possano essere necessarie ulteriori misure di contenimento». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico